I paperoni di Borsa: eredi Del Vecchio al top, vola la famiglia Agnelli-Elkann

I grandi ricchi con un patrimonio in azioni superiore a un miliardo sono saliti a 33. Podio invariato con gli eredi Del Vecchio in cima, seguiti da Prada e Bertelli. Terzi i Rocca (Tenaris).

Classifica miliardari italiani 2023
John Elkann (Foto: Samantha Zucchi Insidefoto)

Classifica ricchi di Borsa – Nel 2023 il valore delle partecipazioni azionarie dei Paperoni italiani nel mondo è salito a oltre 187 miliardi dai 174 miliardi dell’anno scorso. Lo scrive il settimanale Milano Finanza, spiegando che se i primi tre posti in classifica sono rimasti invariati, con gli eredi di Leonardo Del Vecchio davanti al duo Miuccia Prada-Patrizio Bertelli e alla famiglia Rocca, a regalare sorprese è proprio la caccia all’ultimo gradino del podio, con gli Elkann distanti solo 400 milioni.

Nella graduatoria sono riuniti gli uomini e donne con le maggiori consistenze azionarie a Piazza Affari, ai quali si aggiungono gli italiani con partecipazioni rilevanti in società quotate all’estero alla chiusura dei mercati del 3 agosto. In totale fanno 700 Paperoni. Anche quest’anno gli eredi di Leonardo Del Vecchio si confermano in vetta alla classifica. Il valore della quota è salito del 14,7%, a oltre 32,5 miliardi.

Classifica ricchi di Borsa – La famiglia Agnelli-Elkann-Nasi punta il terzo posto

Miuccia Prada e Patrizio Bertelli restano saldi sul secondo gradino grazie alla partecipazione in Prada, che vale 13 miliardi (+14%). Il 60% di Tenaris consente invece alla famiglia Rocca di mantenere il terzo posto con quasi 10,5 miliardi di patrimonio borsistico (+11,5%). Quarti e a ridosso si trovano invece gli Agnelli-Elkann-Nasi. Al 3 agosto il valore delle quote degli eredi dell’Avvocato ammontava a 10,02 miliardi (+19,6%).

La dinastia sabauda scavalca in classifica la famiglia Garavoglia, il cui patrimonio borsistico si aggira sui 7,64 miliardi. I principali azionisti di Campari sono gli unici a registrare una performance negativa nelle prime dieci posizioni (-5,5%). Il valore delle quote risulta in crescita invece per tutti gli altri membri della top ten. Grazie alla cavalcata dei mercati il numero dei Paperoni italiani con un patrimonio borsistico sopra il miliardo è passato a 33 dai 28 del 2022.

Buona parte però concentra i suoi affari all’estero. Un esempio è Franco Stevanato, presidente dell’omonimo gruppo specializzato nel packaging per l’industria farmaceutica e quotato a Wall Street. Quest’anno il valore della quota della famiglia Stevanato è raddoppiato a 6,1 miliardi (+52,6%), una performance a cui si è avvicinato anche Piero Ferrari (+39%). Il figlio del fondatore Enzo ha partecipazioni in Ferrari e in Ferretti stimabili in 5,85 miliardi.

Anche Stefano Pessina privilegia gli investimenti all’estero. Il presidente esecutivo di Walgreens Boots Alliance, una delle più grandi catene di farmacie degli Stati Uniti, era ottavo in classifica l’anno scorso. Nel 2023, però, il valore del patrimonio borsistico è sceso a 4,03 miliardi (-28%) e ora è undicesimo. Il Paperone che ha preso il posto di Pessina nella top 10 è Andrea Iervolino. Il suo è un balzo sorprendente, dal 319esimo all’ottavo posto. Il merito è di Tatatu, social network che appartiene per il 96,5% all’imprenditore italo-canadese ed è quotato a Parigi dall’ottobre 2022. La capitalizzazione della società si aggira sui 5,8 miliardi.

La top ten è completata da due imprenditori con un baricentro più incentrato su Piazza Affari. Remo Ruffini occupa il nono posto grazie alla partecipazione in Moncler, che quest’anno si è apprezzata fino ad arrivare a 4,06 miliardi (+29,7%). Francesco Gaetano Caltagirone è ancora più focalizzato su palazzo Mezzanotte e chiude i primi dieci posti con un patrimonio finanziario di 4,03 miliardi (+21,6%). L’ingegnere romano gioca un ruolo chiave in due delle partite finanziarie più calde degli ultimi mesi, vale a dire quelle di Generali e di Mediobanca.

Tra gli esclusi “eccellenti” si registrano i Benetton, che passano da quarti a quattordicesimi dopo i delisting di Atlantia e Autogrill. Il valore delle quote resta comunque vicino ai 3 miliardi (-65,2%) grazie alle partecipazioni in Generali e alla svizzera Dufry (dentro alla quale Autogrill è stata fusa). Infine, da non dimenticare gli eredi di Silvio Berlusconi, alle prese con una successione che al momento sembra indolore. Assieme, si piazzano diciassettesimi con 2,84 miliardi di patrimonio borsistico (+17,3%).

Classifica ricchi di Borsa – La top 30

Questa la classifica con le prime 30 posizioni:

  1. Eredi Leonardo Del Vecchio (Generali, Avio, Covivio, Essilorluxottica, Mediobanca, Unicredit) – 32,548 miliardi
  2. Prada Miuccia e Bertelli Patrizio (Prada) – 13,068 miliardi
  3. Famiglia Rocca (Tenaris) – 10,444 miliardi
  4. Famiglia Agnelli-Elkann-Nasi (Exor) – 10,026 miliardi
  5. Famiglia Garavoglia (Campari) – 7,643 miliardi
  6. Stevanato Franco e famiglia (Stevanato Group) – 6,099 miliardi
  7. Ferrari Piero (Ferrari, Ferretti) – 5,853 miliardi
  8. Iervolino Andrea (Iervolino & Lady Bacardi, Tatatu) – 5,645 miliardi
  9. Ruffini Remo (Moncler) – 4,060 miliardi
  10. Caltagirone Francesco Gaetano e famiglia (Acea, Anima Holding, Generali, Caltagirone, Caltagirone Editore, Cementir, Mediobanca, Vianini) – 4,035 miliardi
  11. Pessina Stefano (Walgreens Boots Alliance) – 4,034 miliardi
  12. Famiglia Peugeot (Stellantis) – 3,947 miliardi
  13. Famiglia Crippa (Technoprobe) – 3,714 miliardi
  14. Famiglia Benetton (Aeroporto Marconi Bologna, Generali, Dufry e le delistate Atlantia e Autogrill) – 2,986 miliardi
  15. Holland Susan Carol (Amplifon) – 2,903 miliardi
  16. Famiglia Buzzi (Buzzi Unicem) – 2,853 miliardi
  17. Eredi Silvio Berlusconi (Banca Mediolanum, MFE-Mediaset, Mondadori) – 2,844 miliardi
  18. Famiglia Boroli-Drago (IGT, Next Re Siiq, DeA Capital) – 2,645 miliardi
  19. Famiglia Doris-Tombolato (Banca Mediolanum, Mediobanca) – 2,624 miliardi
  20. Cucinelli Brunello e famiglia (Brunello Cucinelli) – 2,530 miliardi
  21. Denegri Gustavo e famiglia (DiaSorin) – 2,461 miliardi
  22. Famiglia Garrone-Mondini (Erg, Industrie De Nora) – 2,369 miliardi
  23. Bombassei Alberto (Brembo, Pirelli) – 2,324 miliardi
  24. Rizzante Mario (Reply) – 2,237 miliardi
  25. Armani Giorgio (Essilorluxottica, The Italian Sea G.) – 2,002 miliardi
  26. Famiglia De’ Longhi (De’ Longhi) – 1,912 miliardi
  27. Sambur David Benjamin (Lottomatica Group) – 1,688 miliardi
  28. Gostner Josef, Ernst e Thomas (Alerion Clean Power) – 1,391 miliardi
  29. Famiglia Montipò (Interpump, Sabaf) – 1,383 miliardi
  30. Famiglia Annoni-Fumagalli (Sol) – 1,363 miliardi