Serie A, saldo e impatto a bilancio del mercato 2023/24: la guida

Anche per la stagione 2023/24, Calcio e Finanza stima l’impatto delle operazioni di mercato a bilancio per le principali società di Serie A.

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(Foto: Andrea Staccioli/Insidefoto)

Saldo calciomercato Serie A – Il calciomercato ha monopolizzato come di consueto l’estate dei club e dei tifosi italiani e si prepara ora a fare spazio al via della Serie A. Tra cessioni eccellenti, giovani talenti e conferme, i protagonisti del massimo campionato italiano avranno tempo fino al 1° settembre per sistemare le proprie rose, ma già ora è possibile avere un quadro quasi definitivo di come si sono mosse le società.

Anche per la stagione 2023/24, Calcio e Finanza ha stimato l’impatto delle operazioni dei top club italiani a bilancio, tra le plusvalenze e i minori costi derivanti dalle cessioni e i maggiori costi legati invece ai nuovi acquisti. Va ricordato che le stime si basano su indiscrezioni di stampa e su dati ufficiali, solo nel momento in cui questi ultimi siano effettivamente disponibili (è il caso, ad esempio, di Juventus e Lazio, che in quanto quotate in Borsa hanno obbligo di comunicazione al mercato).

Un primo aggiornamento sarà disponibile per il via della Serie A, con approfondimenti su Inter, Juventus, Milan, Napoli e Roma. A fine mercato, l’analisi sarà nuovamente aggiornata e arricchita con gli studi su Atalanta, Fiorentina e Lazio. Ma come è stato realizzato lo studio? Cosa abbiamo deciso di prendere in considerazione per stimare l’impatto del mercato?

Saldo calciomercato Serie A – Gli acquisti

Partendo dagli acquisti, per ogni calciatore arrivato a titolo definitivo vengono considerati il relativo stipendio lordo e la quota ammortamento sulla base del costo del cartellino e del numero di anni di contratto. Nella stessa categoria rientrano i calciatori arrivati a parametro zero (la cui quota ammortamento dipende da eventuali commissioni agli agenti, se comunicate) e quelli acquistati in prestito con obbligo di riscatto (per i quali generalmente chi compra iscrive subito il costo totale a bilancio).

Per i calciatori in prestito il cui riscatto (obbligo o diritto che sia) è invece legato a condizioni particolari, abbiamo scelto di considerare solamente l’eventuale costo del prestito e lo stipendio lordo. Questi giocatori sono stati inseriti in una tabella a parte per ogni club e l’eventuale spesa per il prestito ha effetto sui maggiori costi, ma non sul saldo tra entrate e uscite (che riguarda solo le operazioni a titolo definitivo).

Saldo calciomercato Serie A – Le cessioni

Passando invece alle cessioni, in questa categoria rientrano chiaramente quelle a titolo definitivo, che possono generare eventuali plusvalenze o minusvalenze. L’effetto della cessione si estende chiaramente anche al risparmio su ammortamento e stipendio lordo rispetto alla stagione 2022/23. Il risparmio sullo stipendio è considerato solo se il salario del calciatore venduto era pagato effettivamente dalla società venditrice (e non, per esempio, se lo stipendio era pagato da un altro club che aveva il calciatore in prestito).

Per ogni cessione a titolo definitivo abbiamo mantenuto lo stesso metodo su tutte le operazioni, calcolando la plusvalenza sulla base del valore netto a bilancio del calciatore al 30 giugno 2023 (partendo dai dati ufficiali a disposizione, risalenti tendenzialmente al 30 giugno 2022). In caso di presenza di recompra, la plusvalenza non può essere invece registrata, seguendo le indicazioni fornite dalle NOIF (Norme Organizzative Interne Federali) della Federcalcio.

In una tabella a parte rientrano invece i calciatori in prestito, per i quali l’impatto positivo si esaurisce tendenzialmente con il risparmio sullo stipendio ed eventualmente un corrispettivo per la cessione a titolo temporaneo.

Saldo calciomercato Serie A – Il Decreto Crescita

Anche per questa stagione, inoltre, per i calciatori provenienti dall’estero e che non siano stati residenti in Italia negli ultimi due anni, i club potranno beneficiare degli sgravi fiscali del Decreto Crescita. A parità di stipendio netto con un calciatore già residente in Italia, la norma consente alle società di sostenere un costo inferiore per chi proviene dall’estero. Le condizioni per beneficiare degli sgravi sono due:

  • Essere stati residenti all’estero almeno per i due anni precedenti all’arrivo in Italia;
  • Rimanere residenti in Italia per due anni fiscali consecutivi.

Un anno fiscale prevede che la residenza sia mantenuta per almeno la metà di un anno solare più un giorno. Per questo motivo, per i calciatori che si sono trasferiti entro il 1° luglio il Decreto Crescita copre sia il 2023, che il 2024. Mentre per coloro che si sono trasferiti dal 2 luglio in avanti abbiamo considerato le agevolazioni solamente a cominciare dal nuovo anno.

 

Saldo calciomercato Serie A – Casi particolari

Un’ultima segnalazione da fare riguarda i casi di quei calciatori acquistati a titolo definitivo da club che li hanno avuti in prestito nella passata stagione, come Milik, Simeone o Acerbi. I giocatori in questione sono stati inseriti sia nelle cessioni, che negli acquisti, per dare evidenza dell’effetto del trasferimento, ma non è stato indicato l’impatto per lo stipendio, dal momento in cui il costo era stato sostenuto anche nel 2022/23 e non si registra dunque una variazione effettiva sul 2023/24.