Arabia Saudita e Sportswashing: dal 2020 investiti 44 miliardi di euro

Dal 2020 si è verificata un’accelerazione importante sul fronte degli investimenti nello sport. eSports al primo posto, seguiti dal calcio, in rapida ascesa nel Paese.

Arabia Saudita Sportswashing
(Foto: AFP via Getty Images)

Gli ingenti investimenti portati avanti dall’Arabia Saudita nel mondo dello sport – calcio, ma non solo – riportano in auge il tema dello sportswashing. Il report “Sportswashing – Saudi Arabia 2023” realizzato da Grant Liberty sottolinea l’accelerazione degli investimenti nel settore a partire dal 2020, rispetto a quanto fatto in precedenza dal 2016 in poi.

Il report fa luce in modo particolare sulla figura di Muhammad bin Salman, che ha preso potere a cominciare dal 2015, dopo la morte di King Abdullah. Cercando di migliorare l’economia e l’immagine del regno, bin Salman ha intrapreso un percorso di liberalizzazione in un Paese profondamente radicato nel wahhabismo per oltre due secoli.

Tuttavia, questo viaggio verso il cambiamento è stato tutt’altro che inclusivo, poiché le opinioni dissenzienti sono state rapidamente e ferocemente soppresse. Muhammad bin Salman ha iniziato imprigionando personaggi popolari, tra cui giornalisti, blogger, attivisti per i diritti umani, lavoratori di ONG, religiosi, accademici e altri. Anche membri della famiglia reale e importanti uomini d’affari sono stati sottoposti a rapimenti e torture, culminati nel brutale assassinio di Jamal Khashoggi, ucciso presso l’ambasciata saudita a Istanbul.

Rispetto al report del 2021, il livello degli investimenti e l’offuscamento delle violazioni nel Paese sono cresciuti in modo esponenziale. Le stelle e i brand sportivi che in precedenza avevano risposto negativamente alle offerte per approdare in Arabia Saudita a causa di violazioni dei diritti umani, ora sono stati indotti a ripensare la loro posizione morale e ad accettare grandi offerte, anche se quelle stesse violazioni proseguono e in alcuni casi peggiorano.

Arabia Saudita e Sportswashing – CR7 ha aperto la strada nel calcio

Il primo grande esempio è quello dell’attaccante portoghese Cristiano Ronaldo, che ha messo nero su bianco la propria firma per un accordo da 200 milioni di euro a stagione (inclusi contratti commerciali) per giocare con l’Al-Nassr, una delle squadre saudite controllate dal fondo PIF, di cui bin Salman è il presidente. CR7 è stato seguito quest’estate da numerosi profili di alto livello, tra calciatori ormai a fine carriera ma anche gente in piena attività come Brozovic, Kessie, Manè o Koulibaly, solamente per citarne alcuni.

Tornando ai numeri, secondo il report dal 2016 al 2020 gli investimenti nel settore sportivo sono stati pari a poco più di 2 miliardi di dollari (1,8 miliardi di euro al cambio attuale), la metà di questa cifra legata al wrestling. Dal 2020 anni c’è stato un vero e proprio boom che – stando a Grant Liberty – ha spinto la cifra fino a oltre 50 miliardi di dollari (46 miliardi di euro circa), per un totale di oltre 48 miliardi di dollari (circa 44 miliardi di euro) solamente negli ultimi tre anni.

(Fonte: Sportswashing – Saudi Arabia 2023)

Arabia Saudita Sportswashing – Gli eSports al primo posto

La fetta maggiore di questa cifra riguarda gli eSports, attraverso Savvy Games Group, una società fondata e di proprietà di PIF. Secondo il report bin Salman ha in programma di investire quasi 38 miliardi di dollari complessivamente. Savvy Games Group ha già acquistato azioni di Embracer Group per un valore di 1 miliardo di dollari e ha acquisito Scopely, un editore mobile, per 4,9 miliardi di dollari. Ha inoltre speso 1,5 miliardi di dollari per acquistare gli organizzatori di leghe di eSports ESL e FACEIT e li ha fusi per formare il gruppo ESL FACEIT, che ora organizza e ospita alcuni dei più grandi tornei di eSports del mondo.

(Fonte: Sportswashing – Saudi Arabia 2023)

Al secondo posto si posiziona il calcio, con oltre 5 miliardi di dollari – e senza considerare investimenti “mancati” come ad esempio quello per portare Lionel Messi nel campionato arabo –, mentre il podio si chiude con il golf, un altro settore nel quale i sauditi hanno deciso di investire tantissimo. Risale in particolare al 2022 l’investimento di almeno 2 miliardi di dollari per creare LIV Golf, la lega di golf con i tornei più redditizi al mondo.

 

Il report mostra dunque il modo in cui la crescita degli investimenti si è sviluppata durante questi ultimi anni – anche nei motori e nella boxe, tra le altre – e ne sottolinea la rapidità, utile da parte di bin Salman per presentare un’immagine appetibile e avvincente dell’Arabia Saudita, tra gli obiettivi primari di Saudi Vision 2030. Immagine che secondo i critici è ancora in netto contrasto con la più cruda realtà all’interno del Paese.