Il Sochaux sta fallendo: chiesto aiuto a Stellantis

Il club francese è stato retrocesso nella serie c francese: ora chiedono l’aiuto alla società guidata da John Elkann, nata dalla fusione tra Fca e il gruppo Peugeot che fondò la squadra nel 1928.

Sochaux fallimento Stellantis – Il Sochaux ha partecipato alla Ligue 2, la serie b francese, l’anno scorso arrivando al 9° posto. Nessuna promozione per lo storico club d’Oltralpe, ma a luglio è arrivata la retrocessione in National 1, equivalente alla Serie C. A deciderlo è stato il Dipartimento Nazionale di Controllo e Gestione (DNCG). L’ente, che vigila sulla situazione finanziaria dei club francesi. Decisione confermata a inizio di questo mese dal Tribunale Amministrativo di Parigi.

Ma come riportano in Francia, la situazione del Sochaux è molto più grave di così. Il club fondato nel 1928 nella città natale della causa automobilistica Peugeot per non andare incontro al fallimento, che porterebbe la squadra a dover ripartire dal campionato National 3, quinta serie del calcio francese, ha disperato bisogno di un nuovo proprietario che salvi la società e metta a posto i conti del club gravati da molti debiti.

Il sindaco di Sochaux ha provato un’autentica mossa della disperazione: ha inviato una lettera aperta a Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, gruppo nato dalla fusione tra FCA e Peugeot che ha quindi la proprietà di 20 marchi automobilistici tra cui la Peugeot, chiedendo aiuto. «Alla luce dei miliardi di utili di Stellantis, il salvataggio della squadra difficilmente peserebbe sulla vostra azienda ma rappresenterebbe tanto per un territorio» questo il messaggio principale voluto inoltrare alla società, di cui Exor (la holding degli Agnelli-Elkann che è azionista di maggioranza tra le altre di Juventus e Ferrari) è principale azionista e di cui John Elkann è presidente.

Il legame fra il Sochaux e la Peugeot nasce nel 1928 quando il club viene fondato per iniziativa di Jean-Pierre Peugeot, erede della famosa casa automobilistica, il quale intendeva costituire una compagine calcistica di alto livello. Una mossa che riuscì negli anni Trenta, quando giunsero due vittorie in campionato (1935 e 1938), arricchite da un secondo posto (1937) e da una vittoria in Coppa di Francia (1937). In quell’occasione ogni calciatore ricevette in premio una Peugeout 201 coupè.

Altri risultati sportivi di livello sono un secondo posto in campionato nel 1980, e la semifinale di coppa UEFA l’anno successivo, ma il Sochaux non riesce nel tempo a diventare quella grande squadra sognata da Jean-Pierre Peugeot. Per tornare a sollevare un trofeo bisogna infatti attendere il 2003, quando il club vince la sua prima Coppa di Lega. Nel 2007 arriva la vittoria in Coppa di Francia, settant’anni dopo l’ultima volta. Nel 2014 arriva la retrocessione in Ligue 2 e l’anno successivo i Peugeot cedono il club al gruppo Ledus, filiale della cinese Tech Pro Technology Development e quotata sulla Borsa di Hong Kong.

Nonostante le promesse iniziali di riportare ai fasti il club, che è stato campione di Francia per due volte, dal passaggio di proprietà la squadra non risale mai nella massima serie francese e anzi la società inizia a entrare in un vortice fatto di debiti. Il passaggio nel 2020 a un altro gruppo cinese, Nenking, la situazione non migliora, anzi. Ed eccoci arrivati al momento più difficile della storia quasi centenaria del Sochaux.

Secondo quanto riporta il quotidiano regionale L’Est Républicain, un tentativo estremo verrà fatto mercoledì prossimo dall’ex presidente Jean-Claude Plessis, in carica dal 1999 al 2008, e dal suo braccio destro Pierre Wantiez che presenteranno un bilancio per la ripresa del club alla Federcalcio francese (FFF). Ai due si è recentemente unito Romain Peugeot, pronipote del fondatore del club calcistico Jean-Pierre Peugeot nel 1928.

Peugeot ha dichiarato a L’Equipe che «l’interesse del club e il suo futuro hanno la precedenza. Sosterrò approcci onesti e sinceri». Romain aveva sostenuto, inoltre, un piano di rilancio economico per far restare il club in Ligue 2. Piano che alla fine non ha avuto successo vista la bocciatura del Tribunale amministrativo di Parigi. amministrativo di Parigi.

Il duo Plessis-Wantiez, che ha ottenuto da Nenking un pass per accedere ai conti del club, si è dato da fare in questi giorni per trovare investitori, soprattutto a livello locale. L’arrivo di Peugeot non ha però risolto i problemi, visto che bisogna trovare ancora delle risorse per salvare il club dal fallimento che diventerebbe ufficiale venerdì 11 agosto, giorno nel quale partirà il campionato 23/24 di National 1. In caso di non riuscita dell’operazione di salvataggio ecco che arriverebbe un’altra retrocessione, doppia, fino alla National 3 se non addirittura alla Regionale 1, sesta serie del calcio francese.

Il fallimento porterebbe all’abbandono di uno del fiore all’occhiello del Sochaux, il suo centro di formazione. Da qui la richiesta, che si può definire disperata, del sindaco di Sochaux a Stellantis, erede di quella Peugeot che ha prima fondato il club e poi lo ha portato a essere uno dei più prestigiosi di Francia.