Accordo Governo-Stellantis: pronto il Fondo automotive da 6 miliardi

Continuano i negoziati fra il ministro Adolfo Urso e l’ad Carlos Tavares con l’entrata in scena delle Regioni che vedono nei propri confini stabilimenti della holding olandese.

Stellantis bond terza tranche

Nelle scorse settimane il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato svariate volte Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, la holding automobilistica che la Exor della famiglia Agnelli-Elkann come principale azionista. L’obiettivo, dichiarato da entrambe le parti, era quello di trovare un accordo che portasse Stellantis a produrre un milioni di automobili in Italia.

Secondo quanto riporta l’edizione odierna del La Stampa, alla fine i due interlocutori sono riusciti a portare avanti le negoziazioni a uno step successivo grazie alla decisione del Governo a stanziare un budget complessivo, fra risorse per gli incentivi all’acquisto e i contratti di sviluppo, di 6 miliardi di euro. Tutte queste risorse fanno parte del Fondo automotive che dovrà tutelare l’occupazione e la produzione.

Adesso la questione verte su come utilizzare questi fondi. E a sedersi al tavolo ci sono anche le Regioni dove si trovano gli stabilimenti Stellantis. Nella riunione di ieri erano presenti Piemonte, Abruzzo, Basilicata, Molise, Lazio ed Emilia-Romagna. Un tesoretto che il Governo porta in dote anche a Stellantis ma a patto di un sostanzioso aumento della produzione nel nostro Paese. Con l’accordo che potrebbe essere chiuso prima della pausa estiva di agosto. Almeno questa è la speranza del Governo.

Tra i principali obiettivi, come detto in precedenza, c’è l’incremento della produzione a un milione di auto l’anno secondo un preciso cronoprogramma, esteso anche ai modelli più innovativi, l’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo, l’accompagnamento nella transizione green e digitale della filiera e la garanzia dell’indotto e dell’occupazione.

«C’è una piena condivisione con le Regioni dove sorgono gli stabilimenti dell’automotive, di questa filiera straordinaria che è orgoglio del Made in Italy, per una politica condivisa e per raggiungere un’intesa di alto profilo con Stellantis», sottolinea il ministro Urso. La volontà è arrivare a un accordo a breve. «Con il ministro Urso c’è un dialogo franco e costruttivo, ci aspettiamo di raggiungere un accordo nelle prossime settimane». Esordisce con toni concilianti Carlos Tavares nella conference call con i giornalisti italiani per commentare il semestre record del gruppo.Ma subito conferma la sua fama di duro negoziatore e fa capire che non è disposto a fare sconti.

Tavares spiega che l’obiettivo è produrre un milione di veicoli in Italia, includendo sia le auto che i veicoli commerciali leggeri. Una precisazione di non poco conto di fronte alla richiesta del governo di realizzare un milione di auto oltre a 300 mila veicoli commerciali, quelli a marchio Fiat Professional. «Tra fine 2023 e inizio 2024 vedremo un’inversione di tendenza e la produzione in Italia tornerà a crescere – prosegue Tavares -. Per raggiungere questo obiettivo, però, bisogna essere in due. Dipende anche dal Governo che deve sostenere le auto a bassa emissione, non possiamo fare da soli. Il Governo deve agire sulle dimensioni del mercato sostenendo l’acquisto di veicoli a basse emissioni da parte della classe media e non deve mettere regole che ostacolano la mobilità privata come quelle che impediscono l’accesso delle auto nei centri urbani. Non si può essere autofobici se vogliamo raggiungere l’obiettivo, non è una questione solo italiana. Bisogna inoltre combattere norme come l’Euro 7 che hanno un impatto marginale in termini ambientali, ma rischiano di uccidere modelli iconici come la Panda».

L’ad di Stellantis ricorda che in Germania il mercato è crollato quando sono finiti i contributi, segno che i clienti non sono disponibili a comprare auto elettriche senza sostegno alla domanda. Per Urso questo è il momento giusto: «I dati sui ricavi e sugli utili di Stellantis ci dicono che questa grande multinazionale, nata anche in Italia, ha le risorse per investire di più nel nostro Paese». Il nodo della produzione in Italia è centrale e lo ribadisce il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che guida la delegazione dei Governatori: «Su un milione e mezzo di veicoli, Stellantis ne realizza quattrocentomila in Italia. Si vuole riequilibrare questo gap anche perché su 5 mila euro di benefici rottamazione, 4 mila vanno a coprire l’acquisto di auto prodotte all’estero. Il Governo vuole aumentare la quota che va a vantaggio delle auto prodotte in Italia e quindi non c’è altro da fare che spingere i volumi».