Serie A, oggi nuova assemblea sulle offerte di DAZN, Mediaset e Sky

Andrà in scena oggi una nuova assemblea di Lega: sul tavolo le proposte delle emittenti per i diritti tv del campionato dal 2024 in avanti.

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(Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

Nuova assemblea in vista per la Lega Serie A. Dopo l’ultimo giro di offerte entro ieri sera da parte di DAZN, Mediaset e Sky per i diritti tv della Serie A dal 2024 in avanti, oggi i club si riuniranno per valutare le proposte (che potrebbero essere svelate) e decidere come muoversi.

Appare difficile che si possa arrivare a una decisione definitiva, anche considerando il fatto che l’assemblea dei club è stata convocata in videoconferenza oggi alle 14.30. È probabile invece che le società si prendano ancora tempo per valutare le proposte, rimandando i discorsi oltre l’estate, tenendosi aperte altre soluzioni.

Questo l’ordine del giorno dell’assemblea di oggi: In conformità alle vigenti disposizioni statutarie e regolamentari – si legge nel comunicato con cui è stata convocata -, l’Assemblea della Lega Nazionale Professionisti Serie A è convocata per Mercoledì 26 luglio 2023 esclusivamente in videoconferenza (ai sensi dell’art. 9.3 dello Statuto-Regolamento) alle ore 12.30 in prima convocazione e, occorrendo, alle ore 14.30 in seconda convocazione per l’esame, la discussione e le decisioni in merito agli argomenti contenuti nel seguente ordine del giorno:

  1. Verifica poteri.
  2. Comunicazioni del Presidente.
  3. Comunicazioni dell’AD.
  4. DIRITTI AV 2024-29/Campionato: esito trattative private e conseguenti determinazioni.
  5. DIRITTI AV: Licenze Dati (territori nazionale e internazionali) e Licenze Betting streaming (territori internazionali).
  6. Varie ed eventuali”.

Tra le ipotesi c’è anche quella di sfilarsi dalla situazione “standard” di tutte le recenti aste per i diritti tv della Serie A, ovverosia quella di due broadcaster di fatto a dividersi la trasmissione delle gare. In tal senso, nei corridoi di Via Rosellini la voce che circola riguarda l’opzione di un “canalino” di Lega che possa essere affiancato alla principale offerta di uno dei broadcaster.

In sostanza, l’ipotesi su cui si ragiona potrebbe essere ad esempio quella di confermare l’attuale accordo con Dazn (che trasmette tutte le gare di cui 7 a giornata in esclusiva) e affiancarlo ad un canale di Lega che possa trasmettere 2/3 partite a giornata (in base anche ad eventuali accordi con Mediaset per la gara in chiaro) anche per rispettare la regola, contenuta nella Legge Melandri, che vieta di cedere i diritti in esclusiva per le singole piattaforme, la cosiddetta “no single buyer rule”.

L’obiettivo resta quello di avvicinarsi ai 927,5 milioni di euro a stagione che la Serie A incassa attualmente da Dazn e Sky per il triennio 2021/24, con il contratto che scadrà al prossimo 30 giugno. In particolare, Dazn versa 840 milioni annui e Sky 87,5 milioni in media a stagione. Ma raggiungere l’obiettivo non sarà semplice, nonostante l’approvazione da parte del Senato del Ddl anti-pirateria (che prevede interventi più rapidi per interrompere i segnali delle partite piratate) faccia ancora sperare i dirigenti di Via Rosellini di ottenere offerte più corpose dalle tre emittenti rimaste in corsa. Nel caso in cui le società decidessero definitivamente di respingere le proposte, la procedura prevede che vengano aperte le buste contenenti le offerte da parte dei sei soggetti interessati alla creazione del Canale di Lega.