La mossa di Netflix: l'OTT cancella l'abbonamento base in UK e USA

Dopo la decisione di far pagare un extra per la condivisione dell’account, il gigante streaming decide per un altro taglio netto rispetto al passato.

Netflix
Il logo di Netflix (Image credit: Depositphotos)

La piattaforma streaming Netflix è sempre in continua evoluzione, anche con scelte che in un primo momento non vengono accolte in modo favorevole dal pubblico, come la cancellazione della possibilità di condividere lo stesso account fra diverse famiglie, a meno di un pagamento extra di 7,99 dollari (4,99 euro in Italia). Ora il gigante OTT ha deciso di dismettere anche il piano di abbonamento base senza pubblicità da 9,99 dollari al mese negli Stati Uniti e nel Regno Unito per i nuovi clienti. Decisione che – dopo il via in Canada – quasi sicuramente si ripercuoterà su tutti gli altri Paesi dove il servizio è attivo, Italia compresa.

La novità si riferisce solamente ai nuovi abbonati, visto che chi ha già sottoscritto questa offerta la vedrà rimanere valida fino a quando sarà lui stesso a cambiarla o annullarla. Sempre per chi decidesse di sottoscrivere un nuovo abbonamento a Netflix, ora il piano più economico senza pubblicità sarà quello da 15,49 dollari al mese (12,99 euro al mese in Italia).  Per quanto riguarda il servizio con pubblicità, che costa 6,99 dollari al mese, questo sta generando più sottoscrizioni rispetto a quello standard.

Un periodo di cambiamenti, ma anche di notizie economico-finanziarie positive per Netflix che ha chiuso il secondo trimestre con un utile in aumento di oltre il 6% a 1,5 miliardi di dollari. Risultato che va oltre ogni più rosa aspettativa da parte della società. I ricavi sono saliti di quasi il 3% a 8,2 miliardi. Il numero degli abbonamenti è aumentato di 5,9 milioni, decisamente al di sopra delle previsioni del mercato.

Nonostante questi risultati positivi, però, il titolo Netflix cala a Wall Street nelle contrattazioni after hours, arrivando a perdere il 7,11%. A pesare sono le previsioni sotto le attese per il terzo trimestre. Per quanto riguarda Piazza Affari, il titolo perde più del 7%, stesso risultato al DAX di Francoforte.