Lo scorso 16 aprile l’attaccante della Lazio Ciro Immobile alla guida del proprio SUV si è scontrato con un tram, il numero 19 per la precisione, a Roma. Dopo che i legali del calciatore biancoceleste, circa un mese fa, avevano presentato una richiesta danni all’ATAC, l’azienda municipalizzata che si occupa dei trasporti pubblici della Capitale, ecco che ora è il guidatore del tram a chiamare in causa Immobile con quest’ultimo che ha presentato una denuncia per lesioni.
«Abbiamo deciso di presentare una denuncia semplicemente a tutela di Ciro e delle sue due figlie coinvolte nell’incidente. Questa una vicenda che, per buon senso, doveva restare in ambito civilistico ma così, non è stato», afferma Erdis Doraci, legale di Ciro Immobile, che ha depositato all’attenzione dei magistrati di piazzale Clodio una denuncia per lesioni in relazione all’incidente avvenuto nel quartiere Prati. Nei giorni scorsi, anche i legali del tranviere hanno presentato una denuncia.
«Nell’incidente – continua il legale dell’attaccante della Nazionale – i miei assistiti hanno riportato ferite otto volte superiori, in termini di prognosi, a quelle dell’autista. Tutti e tre, ma in particolar modo le due bambine, hanno subito lesioni importanti ai fini della querela, con prognosi del solo pronto soccorso rispettivamente 20 Ciro, 30 e 50 le bambine».
La vicenda è stata fin da subito abbastanza complessa, visto che entrambi i conducenti hanno dichiarato ai vigili urbani di Roma di essere passati col verde e i rilievi delle forze dell’ordine non hanno portato a una versione certa dell’accaduto. Visto che anche altri testimoni hanno raccontato la stessa cosa, alcuni confermando la dichiarazione dell’autista, altri quella del calciatore. Erano anche emerse ipotesi su un malfunzionamento dei semafori, escluse però dai controlli successivi.