Labriola (Tim): «Pronti a risolvere definitivamente il problema del debito»

Le parole dell’ad di Tim: «Abbiamo un piano che prevede attraverso alcune attività la risoluzione definitiva del problema del debito».

Stipendi TIM
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Non c’è pausa estiva per l’ad Pietro Labriola e per Tim con il ‘cantiere’ Netco aperto e i lavori sempre in corso sul debito. Kkr, dopo l’offerta da 23 miliardi ha avviato la due diligence, la data room è stata aperta e il fondo americano sta esaminando i documenti messi a disposizione. “Anche se siamo a luglio noi siamo lavorando e andando avanti su tutto” commenta Labriola che dal cda del 22 giugno ha ricevuto mandato per avviare la negoziazione e arrivare a un’offerta vincolante da presentare nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il 30 settembre.

L’ad vuole arrivare a una soluzione prima dell’estate, in parte recuperando il tempo scappato via da quando un anno fa ha presentato il suo piano di separazione perché il nodo del debito non può aspettare. A margine del convegno “Tim hitech tomorrow telco: focus Italia” Labriola risponde a chi lamenta un ritmo troppo lento dei lavori e ricorda che nel frattempo è caduto il governo, “è’ difficile affrontare questo tipo di temi in un contesto regolato e non abbiamo avuto un interlocutore istituzionale fino a novembre quando è arrivato il nuovo governo”.

Chiuso il bond in Italia da 750 milioni Tim prepara una nuova operazione oltreoceano. L’assemblea degli azionisti di Tim Brasil Serviços e Participações, la holding detenuta al 100% dal gruppo che a sua volta controlla il 66,58% della società operativa brasiliana Tim, ha approvato l’emissione di un bond, non convertibile e destinato ad investitori istituzionali, pari a 4,25 miliardi di reais, equivalenti, al cambio attuale, a circa 800 milioni di euro. L’emissione obbligazionaria, spiega una nota, è finalizzata alla distribuzione di dividendi da Tim Brasil Serviços e Participações alle sue controllanti, rientra nell’ambito delle attività di rifinanziamento del gruppo. Tim, che per due anni è stata lontana dal mercato, valuterà ulteriori emissioni e, come fanno notare gli analisti, nell’attuale situazione “diventa fondamentale procedere con l’esecuzione del piano di delayering per rendere sostenibile il debito del gruppo”.

“Abbiamo un piano che prevede attraverso alcune attività la risoluzione definitiva del problema del debito” ha rimarcato Labriola, che ha sempre sottolineato che la cessione della rete è il Piano A per raggiungere velocemente l’obiettivo di taglio del debito. Potrebbe anche valutare di cedere una quota di minoranza di Enterprise “ma è sempre stata la parte dell’azienda che ha le maggiori prospettive di crescita, sarebbe un peccato alienare parte dell’asset” aggiunge il manager. “Siamo un’azienda che deve giocare in difesa ma anche in attacco – ha proseguito – perché il mercato non aspetta noi, nel frattempo che affrontiamo i problemi del debito dobbiamo migliorare le performance operative e dobbiamo dare anche un disegno strategico di medio e lungo termine alle attività della nostra azienda che sono consumer, Tim Enteprise e Brasile”.

E sul fronte del business si concentra il “Tim hitech tomorrow telco: focus Italia”, l’evento durante il quale sono state presentate le evoluzioni nell’edge cloud, sul 5G stand alone, sulla connettività in fibra ad altissima velocità fino a 50 Giga e sulle tecnologie quantistiche per la cyber security. Per essere sempre un passo avanti bisogna “trasformare la rete in una piattaforma aperta, network as a service, per accelerare l’innovazione tecnologica e abilitare nuovi modelli di business per le Telco” conclude Labriola.