Exor investe: 30 milioni con Panakés sul biotech

Exor mette un’altra bandierina su una startup del settore biotecnologico. La holding ha partecipato al round di serie B da 30 milioni di dollari nella italo-americana Allotex.

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John Elkann e il team manageriale di Exor (foto ufficio stampa Exor)

Exor mette un’altra bandierina su una startup del settore biotecnologico. La holding della famiglia Agnelli-Elkann – che controlla anche la Juventus – ha partecipato al round di serie B da 30 milioni di dollari nella italo-americana Allotex, con sedi a Boston e Milano. Un’azienda innovativa che, spiega MF-Milano Finanza, sta sviluppando un trattamento chirurgico per la cura della presbiopia e dell’ipermetropia tramite l’uso di tessuto corneale allogenico.

Nell’investimento Exor è stata affiancata da un nome illustre del venture capital italiano. Si tratta di Panakès Partners, primo fondo per dimensioni nel ramo delle scienze della vita e tra i primi in Italia per patrimonio, con circa 250 milioni di euro di masse in gestione e un closing del fondo Purple, a febbraio, avvenuto a 175 milioni.

Fondata da Fabrizio Landi, Alessio Beverina e Diana Saraceni, Panakès è uno dei veicoli prediletti dai grandi nomi del pharma italiano. Tra gli investitori chiave conta infatti Menarini, Aboca, Sapiolife e Rottapharm. Nel parterre dei venture capitalist che hanno partecipato al round di Allotex figurano poi la californiana Kck Medtech e la francese Supernova Invest.

Con i capitali raccolti Allotex punta all’ulteriore sviluppo della sua tecnologia per il trattamento degli errori di rifrazione. L’azienda ha già ottenuto l’autorizzazione al lancio del suo prodotto nel mercato europeo, attraverso il ramo di azienda italiano, e prevede di iniziare le vendite a inizio 2024.

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