Cappelletti (Serie A femminile) a CF: «Diritti tv e sponsor per arrivare al top»

La presidentessa della Serie A femminile svela i piani del suo mandato per il futuro, tra diritti televisivi, l’importanza degli sponsor e uno sguardo ai talenti più giovani.

Cappelletti intervista Serie A femminile
INTERVISTA
(Foto: Paolo Bruno/Getty Images)

Guardare al futuro con l’obiettivo di fare della Serie A femminile un torneo sempre più seguito anche a livello internazionale e un punto di arrivo per le migliori calciatrici. E’ questo il piano di Federica Cappelletti, che lo scorso 29 giugno 2023 è stata ufficialmente eletta alla guida della Divisione Serie A Femminile Professionistica.

Cappelletti era l’unica candidata alla presidenza della Divisione – a cui è demandata l’organizzazione della Serie A, della Coppa Italia, della Supercoppa e del Campionato Primavera 1 – e ha preso il posto di Ludovica Mantovani, giunta al secondo mandato e in carica dal 2 settembre 2019. La moglie dell’indimenticato Paolo Rossi – eroe dei Mondiali ‘82 scomparso nel dicembre del 2020 – guiderà la transizione del massimo campionato di calcio femminile verso il distaccamento dalla Federcalcio, che sarà ufficiale dal 1° luglio del 2024.

Il programma della neo presidentessa della Serie A femminile

«Con la mia elezione a presidente ho preso un impegno in sinergia con il presidente Gravina e la FIGC che ci hanno messo a disposizione tutte le strutture di cui avevamo bisogno», ha raccontato Cappelletti a Calcio e Finanza. «Impegno che ho preso anche con i club, che per noi sono un supporto fondamentale. L’idea è quella di concentrarci sul miglioramento di vari aspetti, dalla comunicazione alla visibilità, passando per la ricerca di risorse. Questa è la chiave della commercializzazione dei diritti televisivi, con l’obiettivo di posizionare al meglio il prodotto e implementare le risorse a seguito dell’introduzione del professionismo».

Essere sostenibili, ma anche più attraenti nei confronti del pubblico. Sono questi i traguardi che Cappelletti si è prefissata per i prossimi anni: «I punti salienti del mio programma – spiega – saranno la sostenibilità, con un percorso condiviso con Federazione e società per un prodotto che sia più attrattivo e interessi spettatori, sponsor e broadcaster, al fine di aumentare le varie voci di ricavo dei club, oggi legate principalmente al supporto istituzionale e a quello delle stesse società».

La presidentessa della Serie A femminile non vuole però tralasciare politiche virtuose per l’attività giovanile, «con la formazione di tecnici di livello per le ragazze in fase di formazione. Alla base c’è il rafforzamento di un confronto tra società e divisione proprio al fine di valorizzare il prodotto, ascoltando le problematiche dei club al fine di uno sviluppo del settore che sia sempre più mirato a raggiungere risultati importanti».

Tra chiaro e pay, diritti televisivi della stagione 2023/24

La prima sfida da affrontare sarà quella della vendita dei diritti tv del campionato. Un invito alle offerte per le emittenti in vista della prossima stagione, tra pacchetti in chiaro (con l’aggiunta di Coppa Italia e Supercoppa italiana) e il pacchetto a pagamento. Un anno di transizione prima della nascita ufficiale della Lega Professionistica Serie A femminile.

Proprio a proposito dei diritti Cappelletti spiega che tra le emittenti «un po’ di movimento c’è, noi siamo molto fiduciosi, la proposta che abbiamo pensato ha durata di un anno e servirà per la transizione verso la Lega professionistica a partire dal 1° luglio 2024. Abbiamo previsto un’offerta innovativa per i pacchetti, con una gara free di campionato e le coppe in chiaro, e un pacchetto con tutto il campionato pay. Non staremo a guardare neanche dal punto di vista della qualità, con l’introduzione per i cosiddetti top match di un sistema di produzione più tecnologicamente elevato».

La Serie A femminile non guarderà solo entro i confini nazionali, ma esplorerà anche l’interesse da parte dei Paesi esteri. «Abbiamo anche deciso di sondare il mercato internazionale con la vendita dei diritti all’estero», spiega ancora Capelletti, questo «perché ci sono nel campionato delle calciatrici di valore che ci consentono di rivolgerci anche fuori dall’Italia».

Federica Cappelletti
Federica Cappelletti (Foto: ufficio stampa FIGC)

Un nuovo title partner in arrivo per la Serie A femminile

La ricerca di risorse non si esaurisce però sul mercato televisivo, ma è viva anche nell’ambito delle sponsorizzazioni. La neo presidentessa della Serie A femminile spiega che «sul fronte commerciale abbiamo un’importante novità in vista, perché nei prossimi giorni sarà presentato il nuovo title partner della Serie A femminile, una multinazionale statunitense con la quale abbiamo siglato un accordo per le prossime due stagioni. E non dimentichiamo iniziative di formazione come quelle che vedono il coinvolgimento dell’AIC e di SDA Bocconi School of Management di Milano».

Del resto a livello commerciale, «posso dire che, legandoci al tema della Nazionale, riscontriamo che ci sia grande fermento intorno al mondo femminile con l’avvicinamento di brand importanti come TIM e i progetti di Danone e Gilette per il settore giovanile. L’obiettivo è creare contenuti di alto interesse per un’offerta di valore e avvicinare più pubblico possibile al movimento».

 

Ma quali sono quindi gli obiettivi del futuro? Cappelletti si dice soddisfatta «di quello che è stato fatto finora, l’obiettivo è quello di crescere ancora e ringrazio la Federazione che si è spesa molto per noi e si sta dando veramente da fare. Il movimento ora è al centro dell’attenzione e crediamo che ci siano le basi per portare questo calcio femminile anche al livello che merita e farlo uscire dai confini nazionali. La Serie A femminile come destinazione? Sicuramente, vogliamo che il campionato sia un punto di arrivo e che le calciatrici vedano la femminile come prodotto appetibile».

Traguardi che passeranno ovviamente dalla nascita della Lega Professionistica: «Ci sarà sicuramente maggiore autonomia, questa è la cosa principale, ma è un lavoro ancora lungo e con tanto da fare. In questo momento la Federazione ci sta dando gli input per arrivare a sviluppare un percorso positivo, con risultati e insieme riusciremo a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati».