Dal blocco del traffico nel Quadrilatero della moda all'Area C: le nuove direttive per la mobilità di Milano

La giunta comunale del capoluogo lombardo ha approvato una serie di delibere che riguardano, fra cui il piano di aumento dei taxi per rispondere alla carenze di mezzi rilevata nell’ultimo periodo.

Milan, Italy - July 7, 2019: Milan Cathedral
Il Duomo di Milano (Image credit: Depositphotos)

A Milano il traffico privato sarà vietato all’interno della zona del Quadrilatero della moda. Questa è la decisione principale del pacchetto di delibere che hanno al centro la mobilità del capoluogo lombardo. Oltre a questo, ci sono novità anche per i taxi, al centro di un lungo dibattito fra il Comune e gli esponenti sindacali.

Il sindaco Giuseppe Sala ha così commentato al margine della giunta odierna: «Si tratta di un’operazione che sta facendo gran parte delle grandi città internazionali. Voglio dare un messaggio chiaro su come vogliamo che sia la circolazione nel centro». Lo stop alle auto nella zona delle boutique della moda scatterà nel primo semestre 2024, ancora non c’è una data. Saranno posizionate telecamere nella zona delimitata per controllare gli ingressi, sarà permesso il carico e scarico e il transito di taxi e Ncc.

«Lavoreremo per togliere i parcheggi lato strada, quelli a rotazione e non dei residenti – ha continuato Sala -. Il messaggio che vogliamo dare ai cittadini è quello di non entrate in centro perché non potete parcheggiare, fanno eccezione ovviamente i parcheggi sotterranei, se chi entra va nel parcheggio a pagamento la sanzione non scatterà. Ma il messaggio è questo». Le linee di indirizzo prevedono di mantenere la possibilità per i residenti e i domiciliati di accedere a box o posti auto interni di proprietà e, dove compatibile, sostare negli spazi dedicati.

Per quanto riguarda i taxi, il Comune si rivolgerà alla Regione Lombardia, guidata dal governatore Attilio Fontana. «Faremo a breve, entro metà luglio – ha spiegato il sindaco Sala – una richiesta alla Regione che ha la titolarità, per avere 1000 licenze in più. Stiamo discutendo con i tassisti da molto tempo. Si può continuare con test e mediazioni ma ci stiamo lavorando da tanto, se c’è una cosa che i cittadini e i turisti chiedono è questa. Quella della carenza di taxi è una delle due lamentele che mi arrivano più di frequente e su questo tema non possiamo pensare di frenare l’evoluzione che ha avuto la città».

Sala ha poi aggiunto: «C’è rispetto per i tassisti ma a loro dico, che è molto cambiato il modo di vivere in città soprattutto col turismo. Siamo passati da 5 a 10 milioni di turisti, abbiamo creato tanto lavoro per i tassisti negli anni e crediamo che sia giusto adesso fare questa operazione, visto che stiamo anche lavorando per ridurre il traffico privato e quindi perché l’utilizzo dei taxi possa diventare più frequente, ma se poi le auto non ci sono è un problema».

Inoltre, aumenta dal 30 ottobre il ticket di ingresso in Area C, che passa da 5 euro a 7,50. L’ingresso nella ztl si pagherà anche il sabato e nei festivi e non solo dal lunedì al venerdì come adesso, ma per questa modifica non c’è ancora una data perché il provvedimento dovrà passare dal Consiglio comunale.

«Questo prezzo di ingresso non lo toccavamo da una vita – ha spiegato Salae 7,50 euro non è un numero a caso, infatti avevamo agganciato simbolicamente il ticket di Area C a quello del biglietto del trasporto pubblico, che era 1,50 quando è stata introdotta Area C e adesso è 2,20». I residenti, come ha spiegato il sindaco, non pagheranno l’ingresso nella ztl il fine settimana e nei festivi. Dopo il quarantesimo ingresso gratuito durante la settimana pagheranno 3 euro.

Il Comune stima di incassare a regime circa 15 milioni di euro in più. Oggi gli introiti di Area C sono di 30 milioni all’anno, «ma non è una misura finalizzata a incassare – ha spiegato l’assessore Censi – ma a non fare entrare le auto in centro città». La decisione di inserire il pagamento anche il weekend e i festivi deriva dal fatto che «stiamo vedendo che il numero di ingressi nelle giornate di sabato, domenica e festivi – ha spiegato Sala – è uguale ad altri giorni, non è gente che entra per andare al lavoro ma per shopping e andare in giro».