Vincere la Serie A conterà un pochino meno a partire dalla stagione 2023/24. Nulla a che vedere con il blasone del titolo, sicuramente il più ambito in Italia tra i tornei calcistici nazionali. Tuttavia, laurearsi campioni non avrà più peso in Europa a seguito della rivoluzione del format della UEFA Champions League dal 2024/25.
I piazzamenti in campionato serviranno ancora a determinare le squadre che prenderanno parte alla massima competizione europea per club, ma laurearsi Campione d’Italia non farà più la differenza tra l’accesso o meno alla prima fascia (un aspetto non secondario, allo stato attuale, per sperare in un percorso più semplice in Champions League).
Come emerge da documenti ufficiali della UEFA che Calcio e Finanza ha consultato, «le 36 squadre saranno suddivise in quattro urne da nove in base al ranking individuale stabilito all’inizio della stagione (coefficiente su cinque stagioni, inclusa la stagione precedente)». E qui arriva la novità, perché la «prima fascia in Champions includerà la squadra Campione d’Europa e le prime otto squadre nel ranking per club», mentre in Europa League la «prima fascia includerà le prime nove squadre classificate».
Una novità non di poco conto rispetto alle attuali modalità di costruzione delle fasce. In prima fascia – oltre ai campioni nazionali dei sei migliori campionati europei – non ci sarà più infatti neanche la vincente dell’Europa League, che manterrà il diritto di partecipare alla Champions League ma sarà inserita nella relativa fascia, sulla base del ranking.
«Le fasce 2, 3 e 4», invece, «includeranno tutte le altre squadre secondo il loro ordine di ranking», esattamente come è stato finora. Stabilite le varie fasce, ciascuna formazione sarà sorteggiata contro due avversarie da ognuna delle quattro urne, giocando per ogni urna una partita in casa e una in trasferta (anche in questo caso la scelta avverrà tramite sorteggio).