Causa dai creditori, nuova udienza a Hong Kong per Steven Zhang

Nuova udienza in vista a Hong Kong per il presidente dell’Inter Steven Zhang sulla causa da 300 milioni intentatagli da China Construction Bank.

Oaktree compratore Inter
Steven Zhang (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Nuova udienza in vista a Hong Kong per il presidente dell’Inter Steven Zhang. I legali del numero uno nerazzurro infatti dovranno tornare al Tribunale di Hong Kong per una nuova udienza legata alla causa promossa da China Construction Bank, con lo stesso Tribunale che ha condannato Zhang al pagamento di oltre 300 milioni di un prestito non saldato.

Lunedì 10 luglio era prevista infatti una udienza a Hong Kong: tuttavia, è stata ulteriormente rinviata al prossimo 21 agosto. L’udienza del 10 luglio era stata resa necessaria dal fatto che lo scorso 24 aprile, data dell’ultima udienza programmata, non avevano partecipato né Steven Zhang né lo studio legale scelto.

In particolare, in base alla prima richiesta di giudizio, Steven Zhang dovrà davanti a un giudice per quello che viene chiamato “debtor examination”, “esame del debitore”. In particolare, si legge nei documenti depositati negli USA dai creditori, Zhang sarà “interrogato oralmente per chiedergli se ha debiti, quanti debiti gli sono dovuti e quali altri beni o mezzi ha per soddisfare la sentenza” con cui è stato obbligato a ripagare gli oltre 300 milioni di debiti. Inoltre, Zhang dovrà anche “produrre qualsiasi libro o documento in suo possesso o potere” relativo ai suoi beni e alle sue passività.

Secondo i creditori, si tratta di “un controinterrogatorio” in cui il debitore deve rispondere a tutte le domande “abbastanza pertinenti e poste correttamente” e fornire “tutti i dettagli necessari”. “Questa procedura aiuterà ad accertare quali beni appartengono a Zhang e quali debiti gli sono dovuti, in modo che possano essere utilizzati per soddisfare la sentenza di Hong Kong e il debito che ha nei confronti di China Construction Bank Asia”, si legge ancora nei documenti.

L’esame del debitore di Hong Kong riguarderà:

  • attività, passività, entrate e spese di Zhang, cessioni di attività e trasferimenti di attività da parte di Zhang;
  • i suoi affari; i suoi mezzi per soddisfare la sentenza di Hong Kong;
  • e se Zhang ha strutturato in modo improprio i suoi beni e il suo rapporto con l’Inter per evitare di ottemperare alla sentenza di Hong Kong.

C’è tuttavia un rischio non da poco: in base ai precedenti citati dai creditori, infatti, il rischio è quello del carcere fino a tre mesi. Tuttavia, l’eventuale pena potrebbe essere convertita in pena pecuniaria.