Stop alle perdite di tempo: in Serie A maxi recuperi come a Qatar 2022

La tendenza della stagione 2023/24 nel massimo campionato italiano sarà quella di aumentare ancora di più i recuperi per scoraggiare le perdite di tempo.

Forza Italia contro plusvalenze
(Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

Stop ai “rigorini”, sì ai colloqui pubblici arbitro-Var in tv, al ricambio generazionale e, soprattutto, all’aumento del tempo di gioco effettivo grazie a recuperi lunghi come al Mondiale 2022. Tra le novità della prossima Serie A ce n’è una che sarà sicuramente di grande impatto per gli spettatori: i recuperi abbondanti del tempo perso.

È la raccomandazione dell’ultimo International Board di marzo dopo l’esperienza a Qatar 2022: l’Italia, che già ha alzato nella scorsa stagione gli “extra-time”, abbraccerà il tutto. Il calcolo del tempo da recuperare – scrive La Gazzetta dello Sport – dovrà essere “accurato” e dovrà tener conto, ha sottolineato proprio l’Ifab, anche delle esultanze. Il designatore Gianluca Rocchi sensibilizzerà tutti gli arbitri anche sui temi che diverranno centrali della prossima stagione.

Probabilmente non si arriverà alla partita più lunga della storia, ma la tendenza ad aumentare i minuti di recupero c’è stata e ci sarà. In particolare, l’Ifab ha sottolineato che anche le esultanze dovranno essere calcolate in maniera più precisa e netta. Alla trentunesima giornata dello scorso campionato si sono raggiunti i 101’ di recupero complessivi. Siccome più minuti di recupero non automaticamente riflettono il tempo effettivo, va ricordato che sarà lotta appunto alle perdite di tempo.

L’obiettivo dell’Ifab è evitare che le perdite di tempo, diventate quasi scientifiche, impediscano di giocare: un ostruzionismo ormai fastidioso e antisportivo. Le strade per combattere questa situazione non mancano, sempre evitando di ricorrere alla soluzione più estrema, il tempo effettivo, che obbligherebbe a un cambio epocale del Dna del calcio (e non soltanto del regolamento).

Quindi dovrà crescere il recupero. Ricordiamo che l’extra time viene concesso di fronte a sei situazioni evidenti:

  • infortuni con massaggiatore in campo;
  • sostituzioni;
  • rigori;
  • espulsioni;
  • interventi VAR;

Il tempo perso viene conteggiato e aggiunto in maniera precisa alla fine di ciascun tempo. E viene conteggiato in base alle situazioni che lo determinano. In Qatar ci si è avvicinati all’ora di gioco (59 minuti e 47 secondi), a Russia 2018 il tempo medio era stato 55’41”. Nell’ultima Serie A la media è stata 54’ di tempo effettivo: è preventivabile un aumento del minutaggio per la A 2023/24. Non si arriverà alla partita dei record Roma-Siviglia, ma la tendenza ad aumentare i minuti di recupero c’è stata e ci sarà.