Come cambia l’impero Berlusconi: il controllo di Fininvest a Marina e Pier Silvio

L’impero costruito da Silvio Berlusconi cambia volto dopo l’apertura del testamento del fondatore: una galassia che comincia con le sue holding e arriva fino anche al Monza.

I cinque figli di Silvio Berlusconi: da sinistra Eleonora, Barbara, Luigi, Marina e Pier Silvio (Photo by PIERO CRUCIATTI/AFP via Getty Images)

Un patrimonio stimato in quasi 7 miliardi di dollari da Forbes, con tanti gioielli che fanno parte della galassia imprenditoriale creata negli anni a parti. Silvio Berlusconi lascia a figli ed eredi un impero corposo, una ricchezza costruita prima con la Edilnord (che ha dato vita a Milano 2 e poi Milano 3) e proseguita con Fininvest, la finanziaria costituita nel lontano 1978 e che ha sotto di sé i gioielli di famiglia. E con il testamento svelato oggi, così, può iniziare la nuova era.

Si tratta tuttavia solo di una parte dell’impero, che a ritroso – sopra Fininvest – porta alle holding personali di controllo, distribuite dal 2005 tra i due rami famiglia: da una parte i figli Marina e Pier Silvio, dall’altra Luigi, Barbara e Eleonora, nati dal secondo matrimonio. Inizialmente le holding erano 38, poi scese a 22 e ora razionalizzate a 7, tutte denominate Holding Italiana, Prima, Seconda e così via.

Patrimonio Berlusconi – Fininvest e le principali aziende

Queste holding, così, detengono quindi il 100% di Fininvest, la vera cassaforte di famiglia. In cui sono presenti le principali partecipazioni dei Berlusconi come:

  • Mediaset-MFE (49%)
  • Banca Mediolanum (30%)
  • Mondadori (53%)
  • Ac Monza (100%)
  • Teatro Manzoni (100%)
  • Class Editori (5,8%)
  • Satispay (2% tramite MFE)
  • la immobiliare ISIM (100%)

Patrimonio Berlusconi – Le holding di famiglia e la situazione precedente

La situazione prima della scomparsa di Berlusconi era bloccata da tempo. Le Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava facevano capo al 100% al Cavaliere e tutte insieme avevano il 61% della capogruppo. Poi le quote di Marina e Pier Silvio, pari all’8% circa ciascuna, raggruppate nelle Holding Italiana Quarta (Marina) e Quinta (Pier Silvio). Ai figli più giovani del Cavaliere Barbara, Eleonora, Luigi in quote proporzionali è andata la Holding Italiana Quattordicesima, che detiene il 21% della Fininvest. È nelle varie holding che affluiscono i dividendi staccati dal Biscione.

 

 

Ovviamente, al di là delle quotate in Borsa e delle principali società, Fininvest detiene un reticolo molto vasto di altre partecipazioni. Ci sono diverse immobiliari, che ricadono in parte sotto il cappello di una sorta di sub-holding che si chiama Fininvest Real Estate & Services. Si trova ad esempio sotto questa società Villa Gernetto, lussuosa dimora nota anche ai tifosi della Serie A perché vi svolge i ritiri il Monza. Nell’arcipelago della Fininvest Real Estate & Services, oltre alle ville e agli sviluppi immobiliari, si ritrova anche Alba Servizi Aerotrasporti, la società che governa la flotta di velivoli aziendali. Oltre all’elicottero Agusta classe 2006, ci sono tre jet, due dei quali entrati in esercizio in tempi recenti: un Gulfstream G550 del 2018 e un Hawker 800 XP di meno di due anni fa.

Berlusconi, l’eredità e il nuovo azionariato di Fininvest

Come detto, prima della scomparsa di Silvio Berlusconi era l’ex Premier ad avere il controllo diretto della holding di famiglia, con il 61% delle quote.

Dopo la scomparsa di Berlusconi, in ballo appunto c’era quel 61% delle quote di Fininvest. Di cui i 2/3 dovevano essere distribuiti, secondo la legge italiana, in parti uguali tra gli eredi diretti, mentre il restante 1/3 poteva essere disposto liberamente in base alle volontà del Cavaliere.

Come svelato oggi, quindi, la decisione di Berlusconi è stata quella di divedere la quota libera in parti uguali tra i figli Marina e Pier Silvio, che quindi così salgono di fatto insieme al controllo di Fininvest con una quota aggregata pari al 53,13% delle azioni della holding, dopo aver ricevuto l’8,3% ciascuno per la quota di parti uguali e il 10,4% della quota libera da volontà del padre Silvio.

Gli altri tre figli Luigi, Barbara ed Eleonora avranno così una quota pari a circa il 46,87% di Fininvest. “Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso”, si legge in una nota inviata oggi da Marina Berlusconi, a nome anche di tutti i fratelli e sorelle, dopo le disposizioni testamentarie di Silvio Berlusconi. “Il notaio che ha dato lettura delle volontà testamentarie provvederà nelle prossime ore agli adempimenti di legge”, conclude la nota.