Serie A, Casini: «Diritti tv? Assegnazione, o avanti con il canale di Lega»

Il presidente della Lega Serie A ha fatto il punto sull’assegnazione dei diritti televisivi del prossimo ciclo. Resta viva l’ipotesi del canale di Lega.

Casini plusvalenze Juventus
Lorenzo Casini (foto Calcio e Finanza)

Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ha parlato in conferenza stampa a seguito della decisione di proseguire con le trattative private per l’assegnazione dei diritti tv del massimo campionato italiano. L’assemblea ha deciso di non accettare le offerte di DAZN, Sky e Mediaset e di estendere dunque le contrattazioni per arrivare a un nuovo accordo.

«L’AD ha informato dell’andamento delle trattative private ancora in corso, l’assemblea alla luce di quanto riportato ha deliberato di dare una proroga alle trattative che proseguiranno nelle prossime settimane. Siamo arrivati al momento decisivo, all’esito di queste trattative o ci sarà assegnazione o si apriranno manifestazioni di interesse per il canale di Lega», il commento di Casini.

«All’ordine del giorno anche il bilancio 2023/24, è stata avviata la discussione e si è deciso di approvarlo nella prossima assemblea del 14 luglio. Nelle comunicazioni iniziali si è dato conto anche di un episodio che ha riguardato la Salernitana, con un agente, la Serie A ha preso contezza di un problema che esiste nei rapporti tra professionisti e società e si è impegnata ad approfondire le tematiche anche per adottare regole più stringenti», ha sottolineato Casini.

«In alcuni casi si assiste a posizioni di agenti e procuratori che invadono le sfere di competenze della società e della dirigenza, con anche quindi decisioni che non competerebbero all’agente ma alla società. Un rimedio è quello di adottare un codice etico o un regolamento nei rapporti tra società e agenti magari anche con sanzioni per scoraggiare comportamenti che non debbano avvenire. C’è stato un consenso generalizzato. Il tema agenti la Lega lo ha affrontato più volte in questi mesi, riguardante soprattutto gli eccessivi costi. Il tema come per le plusvalenze non è l’uso, ma l’abuso», ha spiegato.

Per quanto riguarda i diritti tv, Casini spiega che «abbiamo replicato quanto previsto nelle linee guida e nel bando era previsto che le trattative private potessero essere prorogate per un massimo di 30 giorni. Nei giorni scorsi avevamo ipotizzato che questo lavoro potesse arrivare a conclusione. È emerso che è un lavoro molto intenso che sta andando avanti, c’era bisogno di ulteriore tempo. Non c’è stato nulla che non è andato, siamo nel pieno delle trattative».

Casini non si sbilancia sulle cifre: «Non dico nulla, perché non è il caso di comunicare cifre come Lega visto che siamo ancora in trattativa. Ultime buste? Sono state aperte ma non è stato comunicato l’importo visto che si è considerato di proseguire con le trattative, non è stato considerato un importo definitivo visto che ci sono le trattative».

 

In caso di fallimento, si procederà con le manifestazioni di interesse per il canale di Lega: «L’ipotesi del canale di Lega è reale, visto che già oggi produce gran parte dei contenuti. L’umore dei presidenti era buono, le delibere adottate di proseguire con le trattative private sono arrivate all’unanimità. Clima buono e positivo, è stata anche un’assemblea rapida».