Iscrizioni in Serie B: il Lecco spera, bocciata la Reggina

I lombardi sperano nell’ammissione alla serie cadetta, mentre per i calabresi la strada è in salita: si attende ora il consiglio federale del 7 luglio.

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(Foto: Giuseppe Bellini/Getty Images for Lega Serie B )

Reggina bocciata, criticità anche per il Lecco ma con più speranze di riuscire a difendere la Serie B appena conquistata. E’ questo il quadro dopo la lunga giornata di attesa di ieri, mentre in serie C, dopo la rinuncia del Pordenone, c’è una sola situazione a forte rischio, quella del Siena. Le società hanno cinque giorni per i ricorsi: la scadenza è quella delle 19 del 5 luglio.

A scatenarsi nella giornata di ieri – scrive La Gazzetta dello Sport – è stata un’inevitabile corsa all’interpretazione delle decisioni dei due organismi chiave in termini di verifica dei requisiti per iscriversi ai campionati: la commissione «criteri infrastrutturali e sportivo-organizzativi», quella degli stadi, e la Covisoc, che monitora invece l’equilibrio economico-finanziario.

Sul fronte Lecco arrivano più rassicurazioni, e il problema riguarda la data “perentoria” del 20 giugno per presentare i documenti per l’iscrizione. I conti del club lombardo sono a posto, ma il problema è quello dello stadio. Il “Rigamonti” non è a norma e quindi si è stati costretti a cercare in fretta e furia una nuova casa. E’ stata trovata a Padova, ma una parte dei documenti è arrivata in Federazione in ritardo.

Certo nell’analisi dei comportamenti del Lecco deve pesare anche la situazione oggettiva delle convulse ore seguite alla promozione a danno del Foggia. La scadenza del 20 giugno era infatti legata a un altro calendario (che prevedeva il ritorno dei playoff all’11 e non al 18). Un particolare che potrebbe incidere sulla decisione finale.

C’è molto pessimismo, al contrario, sulla situazione della Reggina. Qui la bocciatura è motivata dal mancato rispetto delle scadenze federali di alcuni pagamenti, ancorati ai tempi previsti dal Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria. Ora la Reggina dovrà rispondere ai pesanti rilievi della Covisoc puntando sulla prevalenza dell’ordinamento “generale” rispetto a quello sportivo.

In ogni caso, queste sono solo anticipazioni. Al momento attuale, l’organico della serie B non cambia. Bisognerà aspettare il consiglio federale del 7 luglio. Solo in quel momento si potrà dire – se la Reggina non sarà riuscita a convincere la Covisoc – che il Brescia tornerà in cadetteria. Quello lombardo è il club che capeggia la lista delle potenziali riammesse.

 

Dopo il pronunciamento dell’organo politico, toccherà al percorso giudiziario, prima all’interno della giustizia sportiva (vedi Collegio di Garanzia presso il Coni) e poi fuori (Tar e Consiglio di Stato). Le prossime tappe, però, saranno più veloci rispetto al solito. Le escluse dal Consiglio federale avranno infatti due giorni per ricorrere al Collegio di garanzia che fra il 20 e il 21 luglio dovrebbe pronunciarsi. Quindi il Tar, comunque prima dell’inizio del campionato. Che precederà invece l’ultimo tratto del percorso, gli eventuali ricorsi al Consiglio di Stato.