Galliani: «Non lascio il Monza se non sarà Fininvest a chiedermelo»

L’amministratore delegato ha intenzione di rimanere al Monza, a meno di richieste di farsi da parte direttamente dalla proprietà.

Gabelli offerta Monza
(Foto: Emilio Andreoli/Getty Images)

«Ho un grande dolore nel cuore, ma ho ripreso le trattative di mercato perché, conoscendo bene il mio amico, mai avrebbe voluto che stessi qui a piangermi addosso». Adriano Galliani ha commentato così il suo ritorno alla normalità dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, mentre le indiscrezioni riguardanti i suoi futuri incarichi si moltiplicano.

Fininvest a una settimana dalla scomparsa del fondatore non intende operare rivoluzioni nell’immediato. Nel giorno stesso in cui era mancato il tycoon, la holding – scrive Il Corriere della Sera – aveva sottolineato con un comunicato l’intenzione di proseguire le attività nel segno della continuità. Il discorso vale ovviamente anche per il club, nonostante l’ultimo bilancio del Monza si sia chiuso con una perdita di oltre 65 milioni di euro.

Intanto, il dossier per la ricerca di un socio di minoranza per il club brianzolo resta sul tavolo nella sede di via Paleocapa. A Galliani non verrà posto alcun aut aut, fra la carriera politica e sportiva. Al momento non risultano compratori che abbiano intavolato trattative approfondite, al netto delle voci sull’interesse da parte di Evangelos Marinakis che pure è stato ricevuto ad Arcore nei mesi scorsi e già possiede quote dell’Olympiakos e del Nottingham Forest.

«Io resto al Monza finché mi sarà consentito» chiarisce una volta per tutte Adriano Galliani. «Amo questo club da quando sono bambino. Per capire cosa rappresenta per me deve sapere che, quando è morta la mia mamma e io avevo 15 anni, l’indomani per alleviare la mia grande sofferenza mio padre mi portò a vedere Monza-Cagliari il giorno di san Giuseppe. Si figuri se lascio la società se non sarà Fininvest a chiedermelo».