Il Manchester City, che ha conquistato la sua prima Champions League, trofeo che ha permesso ai Cityzens di chiudere il Treble, riuscito in Inghilterra solo allo United nel 1999, rimane coinvolto nelle indagini della Premier League per presunte violazioni dei paletti economici fissati dal massimo campionato inglese.
Come riporta il quotidiano inglese Daily Mirror, sulla vicenda è intervenuto il presidente del City, Khaldoon Al Mubarak, presente a Istanbul per la finale di Champions. Al Mubarak, nella consueta conferenza stampa di fine stagione, ha sottolineato come il lavoro di Guardiola e dei giocatori dovrebbe essere esaltato senza tirare in mezzo le accuse che la società «sta affrontando nel processo legale tuttora in corso».
«Questi sono procedimenti che richiedono tutto il tempo necessario e quando avremo finito, avremo un confronto diretto – ha continuato Al Mubarak -. Ho opinioni molto forti su questo, ma purtroppo oggi sarò molto moderato. Certo, voglio dire, è molto frustrante, perché prende in esame, mettendo sotto accusa, molto dell’ottimo lavoro che è stato fatto non solo il campo. Spero che le persone si concentrino e giudichino i calciatori per il loro calcio e per ciò che stanno ottenendo in campo in ogni competizione. Questa è la realtà. Il club nel suo insieme è molto ben gestito. Oggi il valore di questo gruppo supera i 6 miliardi di dollari. Abbiamo creato così tanto valore portando investitori di livello mondiale. Il motivo? Qui abbiamo una macchina commerciale che è una delle migliori al mondo. I nostri dirigenti sono corteggiati dai migliori team del mondo, sempre, e questo è un merito per noi».
Al Mubarak ha poi concluso: «La gente apprezza che stiamo producendo, non solo i migliori talenti in campo, ma anche alcuni dei migliori dirigenti del mondo. E questa è una testimonianza del grande lavoro che questo gruppo sta facendo. Siamo il marchio calcistico numero uno al mondo. Questi sono i fatti. Il club genera entrate enormi. Potrei andare avanti a elencare dati degli ultimi, cinque, dieci o quindici anni, ma vorrei che le persone potessero semplicemente considerare i fatti e poi commentare i traguardi raggiunti dal City in questo periodo».