Lionel Messi ha scelto gli Stati Uniti per il proseguo della sua carriera calcistica. Niente ritorno al Barcellona o approdo nel campionato più ricco del mondo, quello dell’Arabia Saudita, che ha già attirato calciatori del calibro di Cristiano Ronaldo e Karim Benzema.
Ma come riporta il quotidiano statunitense The New York Times, il fenomeno argentino non ha chiuso le porte al paese saudita e con questo ha stretto uno stretto legame di sponsorizzazione. L’immagine di Messi al servizio dell’Arabia Saudita. Un piccolo assaggio lo si è avuto nel post sul profilo Instagram del calciatore dell’Inter Miami dello scorso 9 maggio 2022: una foto di Messi su una barca a scrutare il tramonto e la didascalia di accompagnamento che recita: «Alla scoperta del Mar Rosso #VisitSaudi». Poche ore prima di questa fotografia, l’allora giocatore del PSG era stato accolto con tutti gli onori del caso dal ministro del turismo dell’Arabia Saudita.
Quella piccola fuga, con tanto di famiglia, in Arabia Saudita ha ufficializzato il legame fra il paese asiatico e il sette vincitore del Pallone d’Oro. Secondo alcune indiscrezioni, il servizio fotografico in questione ha fruttato circa 2 milioni di dollari (al cambio attuale, 1,8 milioni di euro). Ma questa cifra si riferisce, come detto, solamente alle varie foto che hanno portato alla pubblicazione sui social dell’argentino, il resto dell’accordo porta cifre ben maggiori nelle tasche del giocatore nato a Rosario.
Secondo quanto rivela The New York Times, l’accordo fra le parti potrebbe fruttare a Messi fino a 22,5 milioni di euro in tre anni. Il contratto non richiederebbe troppo sforzo da parte dell’argentino che è chiamato a poche apparizioni commerciali, una manciata di post sui social media e alcune vacanze completamente pagate nel regno con la sua famiglia. Ci si aspetta che condivida le immagini di quei viaggi – contrassegnate da un hashtag approvato dai sauditi – così da rendere visibili le migliori attrazioni dell’Arabia Saudita ai suoi milioni di followers.
Al fianco di queste condizioni ce ne è un’altra che viene considerata fondamentale dal governo del paese asiatico: Messi non potrà dichiarare nulla che possa ledere all’immagine dell’Arabia Saudita, che sta cercando di allontanarsi sempre di più dalle molte accuse, ritenute infondate dai sauditi stessi, che hanno colpito il paese negli ultimi anni. Ma questo accordo, senza dimenticare i milioni spesi per ingaggiare Benzema e prima ancora Cristiano Ronaldo, stanno provocando reazioni avverse nell’opinione pubblica, che crede che attraverso le immense ricchezze di cui dispone il paese saudita, quest’ultimo stia cercando un modo di distrarre dai suoi problemi in materia di diritti civili. Aggiungendo a questo tutte le critiche per il trattamento riservato alle donne e l’uccisione dell’editorialista del Washington Post Jamal Khashoggi. L’accordo, datato 1° gennaio 2021, è stato firmato da Messi e dal fratello Rodrigo, in funzione di suo direttore commerciali, ma non si conosce se sia effettivamente quello definitivo, visto che non presenta la firma dei funzionari sauditi, o almeno non è presente nella versione esaminata dal Times.
Tornando a Messi, nel febbraio 2021, lo staff del calciatore argentino aveva inviato una lettera al ministro del turismo saudita che aveva in oggetto la impossibilità di aver organizzato una visita programmata della Pulce così da poter incontrare il ministro in persona. Nella lettera, Messi si rivolgeva allo stesso ministro, Ahmed al-Khateeb, con l’appellativo «Vostra Eccellenza» con un testo molto articolato e fiorito che stava a rappresentare il «più profondo rammarico» per il mancato incontro. A quel tempo, Messi giocava ancora al Barcellona e aveva alcuni impegni sportivi da onorare come una partita di campionato contro il Betis e una di Coppa del Re.
L’ultima visita di Messi in Arabia, che ha aperto un caso con il PSG chiuso dalle scuse pubbliche del calciatore e da una punizione di due settimane, è avvenuta il mese scorso. Anche questa ha portato nelle tasche dell’argentino un compenso da sei zeri.
I dettagli dell’accordo sono i seguenti:
- Quasi 1,8 milioni di euro (2 milioni di dollari, moneta usata come principale nell’accordo), per un minimo di una vacanza familiare all’anno della durata di cinque giorni, o alternativamente due vacanze annuali di tre giorni ciascuna. Le spese di viaggio e l’alloggio a cinque stelle sono pagate dal governo saudita per Messi e fino a 20 familiari e amici.
- Stessa cifra per promuovere l’Arabia Saudita sui suoi account sui social media 10 volte l’anno, separatamente dalla promozione delle sue vacanze nel regno. Somma che si raddoppia per partecipare a una campagna turistica annuale. (Lui e l’autorità saudita hanno condiviso la prima campagna, un video nel deserto girato in modo elaborato, a novembre.)
- Altri 2 milioni di dollari per opere di beneficenza e apparizioni.
Tutti questi dettaglia non sono stati confermati da nessuna delle due parti con i rappresentanti di Messi che hanno declinato le richieste di commenti rifacendosi alle numerose clausole di riservatezze firmate dallo stesso calciatore. Dal governo saudita, infine, non è arrivato nessun commento.