Jeep in scadenza nel 2024: la Juve inizia a muoversi sul mercato per lo sponsor

Il contratto con il brand del gruppo Stellantis scadrà nel giugno 2024: il club bianconero ha già iniziato a guardarsi in giro per cercare un nuovo accordo.

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Federico Chiesa (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

C’è anche il tema dello sponsor di maglia sul tavolo dei massimi dirigenti della Juventus. L’attuale contratto con Jeep, società che fa parte del gruppo Stellantis (di cui l’azionista di maggioranza è Exor, la holding degli Agnelli-Elkann che controlla anche il club bianconero), scadrà il 30 giugno 2024: una partnership da 45 milioni di euro annui di cui entrambe le parti si dicono soddisfatte per i risultati ottenuti negli anni di contratto.

Tuttavia, da buona prassi aziendale, il club bianconero si sta già guardando intorno alla ricerca di potenziali nuovi partner, non solo all’interno della galassia delle aziende che fanno parte del portafoglio di Exor, come da indicazione anche dell’amministratore delegato Maurizio Scanavino. Il team interno guidato da Tiziana Di Gioia, ex Head of Global Partnership Revenues & Marketing di Ferrari che dall’aprile 2022 ha assunto il ruolo di Chief Commercial Officer della Juventus, sta così iniziando a valutare le diverse opzioni sul tavolo. Al momento si tratta di una fase iniziale di abboccamenti sul mercato con potenziali partner interessati.

Anche perché la necessità comunque è quella di definire il futuro anche dal punto di vista delle sponsorizzazioni nel giro di qualche mese, considerando pure l’esigenza di indicare con largo anticipo (solitamente intorno a gennaio) il brand che sarà sulla divisa allo sponsor tecnico, che poi provvederà a stampare le maglie per arrivare pronti al lancio del nuovo kit solitamente tra giugno e luglio.

Nel caso in cui lo sponsor non facesse parte della galassia Exor, sarebbe un ritorno al passato: l’ultimo main sponsor infatti non legato alla proprietà del club è stato Balocco, che è rimasto sulle maglie della Juventus nelle stagioni 2010/11 e 2011/12 insieme a BetClic. Dopo Calciopoli, invece, il brand sulle divise bianconere era stato New Holland, brand di proprietà dell’allora FCA, preceduto da Tamoil.

Va detto che non è l’unica volta in cui la Juventus si è guardata intorno alla ricerca di uno sponsor fuori dalla galassia Exor, come ricordato da Andrea Agnelli nella sua lettera di addio e come raccontato nei mesi scorsi da Calcio e Finanza: nell’estate del 2012, prima che la Juventus siglasse il suo primo accordo con Jeep, il management del club era andato molto vicino a una intesa di sponsorizzazione con Volkswagenche in quegli anni era visto dall’allora amministratore delegato della FIAT Sergio Marchionne come uno dei maggiori concorrenti del Lingotto. La dirigenza presente all’epoca arrivò a un passo dal deal con i tedeschi ed è proprio grazie a quella quasi intesa che riuscì a strappare un lucrativo accordo con Jeep da 35 milioni di euro all’anno per tre stagioni. Infatti, dopo il Memorandum of Understanding dell’aprile 2012, e prima della firma ufficiale dell’accordo a luglio, Volkswagen provò a insidiare la Juventus, ma il suo tentativo portò a un nulla di fatto. Marchionne infatti non avrebbe molto gradito che sulle maglie del club (controllato da Exor così come la FIAT) campeggiasse il brand di una rivale.