Sull’ipotesi cessione di Mediaset da pare di Fininvest dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi pesa anche il possibile intervento del governo attraverso il golden power per difendere le aziende italiane ritenute strategiche.
“Riteniamo sarà importante verificare i nuovi assetti in Fininvest e nel caso di un cambio di controllo rimane sempre il tema del Golden Power da parte del governo”, spiegano infatti gli analisti di Equita, mentre si rincorrono le voci sulla possibile cessione di Mediaset come dimostrato anche dalle azioni in crescita in Borsa. “Riteniamo inoltre che potrebbe accelerare il dossier Rai Way – Ei Towers, che permetterebbe di meglio valorizzare Ei Towers in MFE. Infine, continuiamo a ritenere che debba ridursi lo sconto fra le azioni A e B del gruppo, considerando che avrebbero lo stesso trattamento in caso di cambio di controllo. Anche in una logica di investimento direzionale, rimane sempre il titolo A quello più interessante trattando con un PE 2023E di 7x ed uno yield dell’8%”, aggiungono gli analisti.
Sembra diverso invece il destino di Banca Mediolanum, visto che secondo Equita la cessione del 30% in mano a Fininvest appare improbabile. “La partecipazione in Banca Mediolanum rappresenta una delle più importanti per il gruppo Fininvest, in particolare per quanto riguarda i dividendi distribuiti. Per tale motivo, riteniamo improbabile che si proceda alla dismissione di tale partecipazione”, sottolineano gli analisti.
“Inoltre, con la scomparsa di Berlusconi, sottolineiamo che dovrebbero cessare le condizioni che hanno portato al congelamento dei diritti di voto relativi alla quota di partecipazione in BMED che eccedeva il 9.99% detenuta da Fininvest. Questo perché le contestazioni erano strettamente legate alla persona e non alla società, e quindi, anche la necessità di un`eventuale cessione del 20% viene meno”, concludono.