Il giorno dopo la penalizzazione in casa Juventus è stato caratterizzato da delusione e sconforto. Il club sperava in una sentenza diversa da parte della Corte federale d’Appello, anche se considerando le motivazioni del Collegio di Garanzia del Coni – e la conferma dell’impianto accusatorio – era difficile ipotizzare uno scenario differente da quello che si è presentato.
Nonostante lo scoramento, il club bianconero medita però di dare ancora battaglia e giocarsi un sesto round ricorrendo nuovamente al Collegio di Garanzia del Coni. Prima, però, occorrerà leggere le motivazioni. Le quali sono attese ben entro una decina di giorni dalla pubblicazione del dispositivo: l’abbreviazione dei termini disposta per il giudizio dovrebbe infatti estendersi anche alla motivazione, posto che però non c’è una norma che lo imponga.
Secondo quanto riportato da Tuttosport, il termine per presentare il ricorso è poi di 30 giorni dalla pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Corte d’Appello. Potenzialmente, spiega il quotidiano, il club potrebbe poi chiedere l’abbreviazione dei termini e addirittura la sospensione temporanea della decisione: riottenere dunque i 10 punti in classifica in attesa del pronunciamento del Collegio.
Una strada complessa, ma che sarebbe tecnicamente praticabile. Innanzitutto, servono le motivazioni. Il 15 giugno dovrebbe invece partire il secondo processo in cui è coinvolta la Juventus. Dovrà difendersi in merito alla manovra stipendi per le stagioni 2019/20 e 2020/21, ai rapporti con alcuni agenti di calciatori e ai rapporti di partnership con altri club. A meno che non si riesca a patteggiare prima dell’udienza.