Il City lancia la battaglia legale alla Premier sulle accuse di 115 violazioni

Il club ha deciso di lanciare una battaglia legale contro la Premier League, per combattere le accuse sulle violazioni delle norme economico-finanziarie.

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I giocatori del Manchester City (Foto: Gareth Copley/Getty Images)

Il Manchester City ha presentato ricorso contro le 115 accuse della Premier League per presunte violazioni delle norme economico-finanziarie, contestando la legalità dell’indagine e il coinvolgimento dell’avvocato incaricato del processo disciplinare. Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese The Times, il City ha presentato ricorso in relazione ai recenti cambiamenti nelle regole della Premier League, sostenendo che non dovrebbero applicarsi alle indagini su presunte violazioni precedenti.

Il club avrebbe anche contestato il coinvolgimento di Murray Rosen KC, il capo della giuria indipendente della Premier League, come persona che nomina il presidente della commissione disciplinare. Il profilo di Rosen sul sito web della sua camera afferma che è un «socio dell’Arsenal».

Le questioni sollevate dai Citizens potrebbero portare a un ulteriore ritardo sull’esito del caso: gli esperti legali ritengono che potrebbero passare dai due ai quattro anni prima che sia completato. Qualsiasi controversia legale tra i club e la lega deve inizialmente passare per un tribunale arbitrale, e successivamente può arrivare all’Alta Corte e alla Corte d’Appello.

Sebbene non sia certo a quale specifica modifica delle regole si riferisca il club controllato dal City Football Group, nelle ultime stagioni sono state apportate diverse modifiche al regolamento della Premier League. Se le accuse saranno dimostrate, potrebbero portare a una serie di sanzioni, tra cui una penalizzazione in termini di punti, con il caso estremo di un’esclusione dalla Premier League.

Tra le violazioni di cui il Manchester City è stato accusato ci sono:

  • rendiconti finanziari imprecisi per nove stagioni, dal 2009/10 al 2017/18;
  • assenza di collaborazione per l’indagine;
  • mancata consegna di documenti come richiesto per cinque stagioni, dal 2018-19 al 2022-23;
  • mancata fornitura di dettagli completi sulla retribuzione dell’allenatore Roberto Mancini nelle quattro stagioni in cui è stato al club, dal 2009 al 2013;
  • mancata fornitura di tutti i dettagli sulla remunerazione dei giocatori in sei stagioni, dal 2010/11 al 2015/16.

 

Il Manchester City non è nuovo ad azioni legali contro la Premier League, dopo che nel dicembre 2018 era stata avviata un’indagine in seguito a quanto emerso da “Football Leaks” sui proventi da sponsorizzazioni immessi nel club direttamente dalla proprietà. Queste accuse hanno impiegato fino al 2021 per arrivare a risoluzione.