Milan, Elliott e RedBird vincono negli USA: niente documenti a Blue Skye

L’attuale e l’ex proprietario del Milan non sono tenuti a svelare documenti sulla cessione del club rossonero

Milan nuovo membro CdA
(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

E’ fallito il tentativo di Blue Skye di ottenere la disclosure da parte di Elliott e RedBird (rispettivamente ex e attuale proprietario del Milan) di un’ampia documentazione sulla cessione del club rossonero, finalizzata lo scorso 31 agosto per circa 1,2 miliardi di euro. Lo apprende Calcio e Finanza da documenti ufficiali, consultati dopo il pronunciamento della sentenza da parte di un tribunale di New York.

RedBird, il fondo proprietario del club rossonero, non sarà tenuto a produrre alcun documento. Quanto a Elliott, rispetto all’universo dei documenti richiesti da Blue Skye, dovrà limitarsi a fornire quelli di due dipendenti di New York. Un successo importante, considerando che negli USA il regime 1782 è storicamente molto generoso nell’accogliere le richieste di chi chiede di avere accesso a documentazioni riservate. Una fonte vicina alla situazione conferma dettagli che consentono di fare il punto sulla situazione.

Su 8 azioni civili promosse da Blue Skye dopo aver minacciato di bloccare la vendita del Milan nel tentativo di ottenere da Elliott un valore maggiore di quello a cui avrebbe diritto per il suo 4,27% nella holding Project RedBlack (di cui la maggior parte detenuto e controllato in virtù di capitale conferito da Arena Investors, che aveva pubblicamente condannato le iniziative giudiziarie di Blue Skye, anche tramite un’intervista a Calcio e Finanza da parte del CEO Dan Zwirn), Blue Skye è rimasta finora soccombente in due cause già archiviate (una in Italia, una in Lussemburgo), mentre nelle restanti sei non ha ancora ottenuto alcun esito.

A fronte di tali insuccessi nel contenzioso civile, Blue Skye ha fatto ricorso ad una denuncia penale formulando ulteriori accuse che Elliott ritiene del tutto prive di fondamento, mentre Elliott – che ha sempre considerato le azioni di Blue Skye «frivole» e «vessatorie» – ha avviato un contro ricorso in risposta a queste affermazioni.

 

Elliott, in ogni caso – ribadisce la fonte – continuerà a difendersi con determinazione da ciascuna delle rivendicazioni di Blue Skye in ogni giurisdizione e in ogni fase del procedimento legale, per quanto tempo ciò possa richiedere, aspettandosi di prevalere completamente.