“Giustizia sportiva? Come ho sempre detto, come Lega non commentiamo le decisioni della giustizia sportiva. Sulle tempistiche, la giustizia sportiva nasce per essere più veloce. Alle Olimpiadi il TAS decide in 24 ore, quindi che i tempi siano rapidi è l’essenza della giustizia sportiva. Rischio di falsare campionato? Vediamo cosa succederà, le conclusioni le tireremo quando la vicenda sarà chiusa”. Lo ha detto il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, intervenuto durante l’evento “Il Foglio a San Siro”.
“Bilancio dopo primi 18 mesi alla guida della Lega? Sicuramente ci sono state soddisfazioni che derivano da come il calcio italiano si sta comportando nelle coppe europee ma anche come impegno delle società sia per il nuovo bando che per migliorare i punti centrali del movimento, ovverosia strutture, risorse e aspetto culturale”.
“Risultato di cui più sono orgoglioso? Come Lega il fatto che in questi mesi siamo riusciti a lavorare proficuamente con tutte le istituzioni per modificare la Legge Melandri che sembrava immodificabile, sicuramente consente opportunità in più per il bando”.
”Rapporti col Governo? Sicuramente a livello di società c’è a volte una visione parziale di quello che è il mondo del calcio. Attualmente abbiamo un ministro dello sport che è un uomo di sport come lo era la sottosegretaria Vezzali. Il ministro Abodi siede in consiglio dei ministri, è stato coinvolto nelle istituzioni sportive e ci aiuta anche nella risoluzione dei problemi”.
”Bando diritti tv? Gli studi dimostrano che rispetto agli introiti che si possono avere dalle tv, il dramma è rappresentato dalla pirateria, che incida su quelli che possono essere i guadagni per la Serie A e il mondo del calcio. Siamo stati contenti di vedere la proposta di legge della Camera che consentirà di intervenire in modo concreto, ora è al Senato ma è importante che entro l’estate venga approvata”.
“Partita in chiaro? Non anticipo nulla, sono solo ipotesi. Il bando è una proposta che la Lega fa al mercato, quindi più diversificata è più si dà possibilità a emittenti di presentare offerte. Assemblee sempre turbolenti? È un altro mito, non è turbolenta più di qualsiasi altra assemblea, che sia di condominio o dell’Onu”.
“De Laurentiis si tranquillizzerà dopo scudetto? Speriamo di no visto che lo ha portato a vincere lo scudetto. È un esempio molto bello di come è importante nel settore calcio e nello sport si uniscano competenze. Il problema del calcio è a volte l’autoreferenzialità”.
“Stadi? Il calcio e lo sport non sono isole, in Italia il sistema paese è complicato per le infrastrutture. Pensare che realizzare stadio sia più facile di realizzare una autostrada è una utopia. Tutti i problemi che esistono per realizzare le opere pubbliche le ritroviamo negli stadi”.
“Ufficio negli USA? Non è una novità rispetto a quello che fanno le altre leghe europee, la Liga ha una struttura molto massiccia all’estero. Anche grazie alle numerose proprietà americane, che aiutano la Lega, vogliamo avere una forte presenza internazionale“.
“La Premier è ancora inarrivabile per il nostro calcio? Dipende dall’arco temporale che considera… Un esempio concreto che abbiamo preso e di cui siamo orgogliosi come Lega è la certezza del calendario, sforata solo all’ultimo per esigenze impreviste. Abbiamo fatto meglio della Premier da questo punto di vista, rispetto a quello che si può fare, il campionato inglese è diventato quello che è perché a un certo punto ha investito sugli stadi, anche a costo di rinunciare a qualche acquisto importante“.
Infine, una battuta sulla Supercoppa in Arabia: “Mi sembra una polemica che va inquadrata nella storia della Supercoppa. È un’opportunità veramente importate per promuovere il nostro calcio, rispetto a quello che può portare in termini di promozione del calcio italiano mi sembra un giusto compromesso“.
“Risultati nelle coppe aumentano valore Serie A? Sì, il risultato sportivo è quello che porta più ricadute positive a livello economico. Noi in Europa mancavamo da tempo, speriamo che vadano in fondo il più. Percorso di crescita o casualità? Difficile da dire. Ma una presenza così massiccia non penso possa essere casuale. Indubbiamente, il campionato di Serie A è quello più competitivo tra le diverse squadre, lo conferma anche il grande successo avuto in Conference League. Quando andiamo a vedere il livello medio, le nostre squadre sono più competitive“.