La composizione negoziata della crisi per il mondo del calcio: ecco come funziona

La Composizione Negoziata della crisi come soluzione per superare problematiche per le società calcistiche più in difficoltà: ecco come funziona.

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Il pallone ufficiale della Serie A 2022/23 (Foto: Nicolò Campo / Insidefoto)

La Composizione Negoziata della crisi come soluzione per superare le problematiche a livello economico-finanziario, legate all’indice di liquidità e non solo. Angela Petrosillo, Federico Venturi Ferriolo, Nicoló Peri e Francesco Marcello Polvara di LCA Studio Legale hanno approfondito il tema dell’indicatore di liquidità in una analisi specifica. Si tratta di un parametro imposto dalla FIGC al fine di monitorare l’equilibrio finanziario delle società proponendo una nuova possibile soluzione per il mondo del calcio (norme tra l’altro già attivate dalla Sampdoria).

La soluzione alternativa proposta dagli avvocati è quella legata alla cosiddetta “Composizione Negoziata della crisi”. Si tratta di un percorso completamente stragiudiziale a cui l’imprenditore in crisi può accedere mediante una istanza da depositarsi presso la Camera di Commercio competente territorialmente, finalizzata alla realizzazione di un Piano di risanamento basato anche (ma non solo) sulla ristrutturazione del debito anteriore”, spiegano gli avvocati di LCA. Uno strumento che nel mondo del calcio è già stato sfruttato nelle scorse settimane dalla Sampdoria.

Una soluzione resa particolare anche dal fatto che “la società che vi accede viene affiancata nel proprio percorso da un Esperto, nominato dalla Camera di Commercio che, da un lato, ha il ruolo di facilitatore delle negoziazioni dell’imprenditore con i creditori e, dall’altro, conferisce al percorso un certo crisma di serietà”.

Quali sono i vantaggi in generale?

  • la stragiudizialità, che consente di addivenire ad una ristrutturazione dei debiti in tempi relativamente molto rapidi, certamente più veloci di quelli garantiti mediante le “classiche” procedure (concordati o accordi di ristrutturazione dei debiti);
  • la affidabilità del percorso, attestata dalla presenza dell’Esperto ai tavoli delle trattative;
  • il totale mantenimento della gestione dell’azienda in ma- no all’imprenditore, con l’unico limite di non compiere atti che possano danneggiare i creditori;
  • l’esenzione da revocatoria degli atti (anche di straordinaria amministrazione) e pagamenti compiuti in esecuzione del piano di risanamento;
  • la possibilità di rivolgersi al Tribunale per ottenere (i) l’autorizzazione alla cessione dell’azienda o alla contrazione di finanziamenti prededucibili; (ii) misure protettive del patrimonio o misure cautelari strumentali al buon esito del percorso.

Uno strumento che le società di calcio possono sfruttare anche per quanto riguarda il superamento dei problemi legati all’indice di liquidità. La ragione per cui l’istituto della Composizione Negoziata si appalesa particolarmente adatto per gestire le criticità che incidono l’Indicatore di liquidità deve rinvenirsi nella natura e tipologia dei debiti che costituiscono le Passività Correnti. Tali debiti derivano infatti da rapporti negoziali che si prestano perfettamente ad essere rinegoziati attraverso pattuizioni di dilazioni di pagamento e/o moratorie e/o stralci del debito residuo”.

”La ristrutturazione di tali Passività ha come conseguenza una rimodulazione delle scadenze, se non addirittura dell’entità complessiva, che può incidere in maniera determinate sull’indicatore di liquidità in quanto può riequilibrare il rapporto esistente tra i flussi in entrata ed in uscita relativi ai 12 mesi successivi. Peraltro, la pattuizione di stralci sarebbe anche idonea ad incidere sull’indicatore di indebitamento, determinando una riduzione definitiva dei debiti”.

“Attraverso l’istituto della Composizione Negoziata è possibile avviare rapidamente un percorso volto alla rinegoziazione delle Passività Correnti. In tale contesto, la rinegoziazione è notevolmente agevolata dalla presenza dell’Esperto nonché dai numerosi presidi posti anche a tutela dei creditori, primo fra tutti l’esenzione da revocatoria. Inoltre, la totale stragiudizialità del percorso, libero da ogni vincolo di natura processuale o autorizzativa, consente l’ottenimento di risultati in tempi estremamente rapidi, qualora la situazione da fronteggiare sia di particolare emergenza”.

La Composizione Negoziata quindi “si appalesa come uno strumento idoneo al particolare contesto dato. Come innanzi precisato, nell’ambito della Composizione Negoziata possono attuarsi efficacemente e velocemente anche interventi volti alla patrimonializzazione della società, operazioni straordinarie nonché correttivi di carattere prettamente industriale. Il tutto, in un contesto relativamente vigilato e di protezione del patrimonio”

Inoltre, “l’estrema elasticità che caratterizza tale percorso, permette una più agile gestione della situazione di crisi anche nel rispetto delle norme di diritto sportivo, con possibile superamento di quelle difficoltà determinate dal disallineamento tra le norme operanti nei due ordinamenti (sportivo e statale) che hanno reso particolarmente problematiche tutte le operazioni di ristrutturazione sinora svolte in ambito concorsuale”.

“Infine, non bisogna sottovalutare l’ulteriore vantaggio costituto dalla possibilità di conseguire il riconoscimento della prededuzione ai finanziamenti erogati da parte dei soci o da parte di terzi (comprese le società di factoring) che costituisce un sicuro incentivo al sostegno della società”, concludono gli avvocati di LCA Studio legale nella analisi.

Nelle scorse settimane, il Consiglio FIGC ha inoltre modificato le NOIF (Norme Organizzative Interne Federali) per “conciliare la normativa federale a tutela del valore della competizione sportiva con l’impatto potenziale” della crisi di impresa. “Ravvisata e ribadita la necessità della Federazione di garantire l’equilibrio economico-finanziario dei Club, nella formulazione delle norme, è stata ribadita la specificità dell’ordinamento sportivo rispetto a quello statale, con indicazioni particolarmente stringenti sia in fase di iscrizione ai campionati che nel prosieguo dell’attività gestionale nel corso della stagione sportiva”, aveva spiegato la FIGC