Follieri: «Ho incontrato i Friedkin ma non vendono la Roma»

Le parole del finanziere: «Comprare la Roma sarebbe un onore e un grande investimento: se la proprietà decidesse di vendere la squadra, sarei pronto a trattare».

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(Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

«Comprare la Roma sarebbe un onore e un grande investimento: se la proprietà decidesse di vendere la squadra, sarei pronto a trattare». Lo dice Raffaello Follieri, finanziere avvicinato nei giorni scorsi ad una possibile acquisizione della Roma, intervistato dal Sole 24 Ore.

«La realtà dei fatti è questa: ho avuto due incontri a Londra con Ryan Friedkin, il primo nel dicembre 2022 e il secondo nel marzo scorso. Ho manifestato il mio interesse sulla squadra, ma il gruppo americano è stato chiaro: venderà solo se il nuovo stadio di Roma non sarà costruito», prosegue Follieri a Il Sole 24 Ore.«Non mi manca la passione per la Roma e di certo non mi mancano le risorse finanziarie. Se dovesse aprirsi una vera trattativa, in ogni caso, la gestirei da solo: per la Roma non ho soci o partner mediorientali», spiega.

«Ho tutte le risorse necessarie per far tornare la Roma italiana. Non sono in Italia per comprare campi di calcio ma per vendere le materie prime più preziose e strategiche per la rivoluzione industriale dell’era digitale, le terre rare (metalli indispensabili per la produzione di tecnologie green quali l’energia eolica, solare ed elettrica e per le comunicazioni ottiche). Ho avuto la possibilità- conclude Follieri – di concentrare tutte le energie sulle terre rare. Oggi ho sotto controllo l’8% del mercato globale, costituito da circa 120 tonnellate di metalli rari per un valore di 270 miliardi di euro e da circa 1000 Kg di Nichel wire per un valore di circa 45 miliardi di euro. Presto diventerà operativa anche la piattaforma digitale di trading di terre rare, che farà capo alla mia Metal Trading Company denominata PASELE SA, con sede a Ginevra».