«Sono diventato presidente del Milan nel 2018 e abbiamo fatto una progressione veramente fantastica. Siamo arrivati in Europa League nel 2019/20, in Champions League nel 2020/21, la scorsa stagione abbiamo vinto il campionato e ora, dopo tanti anni, siamo in semifinale di Champions. Possiamo essere molto soddisfatti dei risultati sportivi, ma anche dei risultati economici che cominciano a darci anche soddisfazioni».
Ha parlato così il presidente del Milan Paolo Scaroni, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. «Sono dell’idea che se non si ottengono risultati economici, è difficile poi raggiungere quelli sportivi», ha aggiunto Scaroni, e già quest’anno «spero di avere un bilancio in attivo. Ci è aumentato molto il fatturato, supereremo i 350 milioni. I nostri ricavi crescono, spero proprio sia l’anno in cui le nostre cifre saranno positive. L’ultima volta che il Milan ha avuto un risultato positivo è stato il 2006, veramente molti anni fa».
Parole che confermano quanto anticipato da Calcio e Finanza, con il bilancio del club rossonero che viaggia verso l’utile grazie alla qualificazione alle semifinali di Champions League. La società aveva stimato un rosso di 25 milioni nel 2022/23 con il raggiungimento degli ottavi, ma il superamento di altri due turni consente di guardare con ottimismo all’utile.
«Il Napoli ha avuto dei risultati fenomenali da entrambi i punti di vista. Sportivi ma anche economici, ha fatto una campagna acquisti la scorsa estate in cui ha incassato e non ha speso. Ha fatto degli acquisti formidabili, ha un allenatore bravissimo, faccio i complimenti ad Aurelio De Laurentiis, è lui che ha gestito tutta questa operazione, a partire da quando ha comprato il Napoli tanti anni fa, nel momento in cui era relegato intorno al fallimento», ha aggiunto ancora parlando del club partenopeo.
Toccando poi il tema stadio, Scaroni ha detto che «è talmente trito e ritrito che ormai sui social mi chiamano Paolo Stadioni. Dico solo che le ipotesi di ristrutturazione dello stadio di San Siro, che abbiamo visto come prima possibilità, diventano impossibili avendo due squadre che giocano in quello stadio e che giocano sempre in Champions League. Il numero di partite rende impossibile fare dei lavori pesanti in quello stadio. Ci stiamo guardando intorno per trovare delle soluzioni, siamo fiduciosi che la troveremo quanto prima».
Infine, una battuta sulla Premier League, e se il torneo sia “irraggiungibile” per la Serie A: «No, non mi piace essere pessimista. Abbiamo tanta strada ancora da fare, ma con i risultati sportivi di quest’anno sono convinto che la Serie A acquisterà in tutto il mondo nuovi spettatori e quindi anche nuovi incassi».