In attesa di capire il futuro dei diritti tv (il 5 maggio la Lega Serie A svelerà il bando per le stagioni a partire dal 2024/25), il Corriere della Sera ha fatto visita al centro tecnologico di DAZN a Leeds, la società che in Italia detiene i diritti tv della Serie A da ormai cinque stagioni, di cui le ultime due (e la prossima) come player principale della manifestazione.
Il centro nel Regno Unito è un vero e proprio hub che gestisce numeri colossali: 27mila trasmissioni live in un anno, 1,2 miliardi di minuti diretti a 130 milioni di dispositivi, un picco di 207 eventi sportivi in onda in una sola giornata (lo scorso 19 marzo). «Sì, c’è un stato un inizio complicato ma sappiamo che le cose sono molto migliorate e il progresso sta accelerando», ha raccontato Sandeep Tiku, il Cto, ovvero il responsabile tecnico di DAZN.
«Da sette mesi a questa parte siamo in grado di analizzare il flusso, di chiedere al cliente “se hai un problema, clicca qui e controlla se è legato alla tua rete”. Loro lo fanno e questo dialogo in tempo reale ci aiuta a sistemare gli eventuali problemi. Il miglioramento è continuo, nonostante la complessità dello streaming sia enorme rispetto a satellite o digitale terrestre», ha raccontato.
Fondamentale è anche il nuovo Noc (Network operation center) aperto da DAZN a Cologno Monzese, così come il player Mercury: due risorse per avere più stabilità e ridurre ai minimi termini buffering e immagini sgranate. Sarà possibile anche superare il disallineamento temporale che spesso toglie il piacere di un gol quando il vicino di casa, magari più avanti, esulta 10 secondi prima.
Sandeep Tiku è fiducioso su questa novità: «È una delle priorità. Lavoriamo su una soluzione a bassa latenza (ritardo, ndr ) che aiuterà, puntiamo a rilasciarla per la fine di quest’anno o l’inizio del prossimo», ha raccontando svelando una delle possibili rivoluzioni della piattaforma di sport in streaming.
Ma non è finita qui, perché DAZN sta studiando anche una versione dell’app in modalità freemium (gratuita con possibilità di acquistare singoli eventi o pacchetti), già in sperimentazione in alcuni mercati. Infine, l’interattività: lo smartphone come secondo schermo per chattare con altri tifosi o provare quiz e giochi. La nuova funzione è prevista per la prossima stagione di Serie A, ma non sono escluse sorprese a breve.