Il Barcellona cerca 200 milioni per rispettare i paletti della Liga

Dopo il caso Negreira, con il presidente Laporta che nella giornata di ieri è intervenuto per ribadire la posizione del club e, contemporaneamente, sferrare un attacco al Real Madrid,…

TAS multa Barcellona
Joan Laporta (Photo by David Ramos/Getty Images)

Dopo il caso Negreira, con il presidente Laporta che nella giornata di ieri è intervenuto per ribadire la posizione del club e, contemporaneamente, sferrare un attacco al Real Madrid, che ha risposto al numero uno balugrana nella giornata di ieri, ora il club catalano dovrà affrontare una nuova emergenza economica.

Come riporta il quotidiano spagnolo Marca, il Barcellona è al lavoro per redigere un piano economico, che dovrà essere approvato dalla Liga, e che ha come cuore centrale il recupero di 200 milioni di euro. Una necessità per il club blaugrana che dovrà avere a disposizione queste risorse per avere il via libera per iscriversi al campionato della prossima stagione.

Come risaputo, il Barcellona nella scorsa estate ha di fatto ipotecato i futuri guadagni da diritti Tv e dallo stadio per reperire dal fondo di investimento Sixth Street le risorse necessarie per ripianare le perdite dei bilanci scorsi e poter portare avanti la campagna di rafforzamento della squadra allenata da Xavi senza uscire dai parametri necessari a ogni squadra della Liga per potersi iscrivere al campionato di quest’anno, che tra l’altro è ormai prossimo a vincere.

E il piano allo studio in queste settimana ha la stessa finalità con il club che però questa volta dovrebbe avere dentro i parametri il monte ingaggi attuale, che dovrebbe aggirarsi poco sopra i 450 milioni di euro, visto gli addii di Griezmann e Piqué e la scadenza al prossimo giugno dell’accordo con Busquets, che è comunque in sede di trattativa per prolungare ma con un ingaggio, nel caso, che sarebbe inferiore a quello attuale di un terzo.

Allora dove prenderà il Barça questi 200 milioni? Il lavoro del direttore Mateu Alemany ha messo a posto il monte ingaggi, ma ancora non abbastanza per depositare i nuovi accordi per il prolungamento dei contratti di Gavi e Araujo. Certamente gli stipendi possono essere ancora abbassati, ma a dover essere tagliate maggiormente sono le spese di tutte le altre aree del club che generanno una perdita a fine stagione proprio 200 milioni di euro, rosso che dovrà essere ripianato prima di procedere con la domanda di ammissione al campionato 2023/24.

Ovviamente non si potranno fare esclusivamente dei tagli ai costi con il Barcellona che dovrà aumentare i propri ricavi in un lavoro al centesimo per far quadrare i propri conti che poi finiranno sotto la lente del Fair Play Finanziario, anche se il club non si trova, per il momento, nelle condizioni di rispettare dei paletti imposti dall’organo di controllo della UEFA.

Ma proprio per reperire le risorse necessaria a Barcellona potrebbero essere costretti a una mossa molto comune e risaputa nel mondo del calcio: la cessione di almeno uno dei talenti nella rosa di Xavi in grado di portare risorse fresche che vadano anche, in parte, a colmare le perdite, date per certe, che comporterà il trasloco delle partite casalinghe dal Camp Nou allo stadio di Montjuic per via dei lavori di ammodernamento dell’impianto blaugrana che porteranno il Barça a giocarci lontano per tutta la prossima stagione.