I Glazer possono controllare lo United anche col 25% delle azioni

Continuare a controllare il Manchester United seppur con il 25% delle azioni in possesso. È questo il paradosso che avvolge la possibile cessione delle quote del Manchester United da parte…

Manchester United terzo trimestre
(Foto: Michael Regan/Getty Images)

Continuare a controllare il Manchester United seppur con il 25% delle azioni in possesso. È questo il paradosso che avvolge la possibile cessione delle quote del Manchester United da parte di alcuni membri della famiglia Glazer. Della potenziale vendita del club di Premier League si parla ormai da novembre dello scorso anno, quando la proprietà americana annunciò questa possibilità attraverso una nota.

Da allora si sono susseguite indiscrezioni su potenziali acquirenti e sembrava che si fosse arrivati allo sprint finale tra lo sceicco del Qatar Jassim Bin Hamad Al Thani e il patron del colosso chimico Ineos Sir Jim Ratcliffe. Tuttavia, un nuovo round di offerte ha portato a galla anche il nome del fondo Carlyle come potenziale finanziatore, una posizione che ha riguardato anche il fondo Elliott, ex proprietario del Milan, con una crescita delle indiscrezioni relative anche solo a una vendita di una quota di minoranza.

I Glazer attualmente possiedono poco più del 68% del club, che in termini di diritti di voto rappresenta una quota tuttavia pari al 95,5% considerando la presenza del voto plurimo per le azioni in mano alla famiglia, mentre il resto è diviso tra azionisti di minoranza e flottante. Secondo quanto riportato da The Athletic in queste settimane, Joel e Avram sarebbero riluttanti a cedere il club, mentre gli altri quattro membri della famiglia – Kevin, Bryan, Edward e Darcie – credono che questo sia il momento giusto per incassare.

Cosa succederebbe dunque se solo i quattro decidessero di vendere le proprie quote a degli investitori? L’esperto di finanza calcistica Kieran Maguire ha spiegato che «se Kevin, Darcie, Bryan e Eddie Glazer vendessero le loro azioni a Carlyle o ad un’altra società di investimento, queste verrebbero automaticamente convertite da azioni B (con 10 voti ciascuna, riservate ai soli Glazer) ad azioni A (con 1 voto ciascuna). Ciò lascerebbe Joel e Avram Glazer con il 24,8% delle azioni, ma con il 75,8% dei voti».

In sostanza, le stesse azioni se cedute a investitori diversi da membri della famiglia Glazer vedrebbero il loro peso in termini di diritti di voto ridotto di dieci volte. In questo modo, seppur con una quota inferiore, i due membri rimasti – Joel e Avram – avrebbero il controllo dei Red Devils.