Lettera di Elkann ai soci Exor: ecco i piani per il futuro

”Ho finito di scrivere questa lettera al termine di un viaggio in Asia, che non visitavo dal 2019. Nel corso di questi ultimi quattro anni, abbiamo attraversato molte difficoltà, che,…

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”Ho finito di scrivere questa lettera al termine di un viaggio in Asia, che non visitavo dal 2019. Nel corso di questi ultimi quattro anni, abbiamo attraversato molte difficoltà, che, invece di risolversi, hanno continuato a intensificarsi, come il conflitto tuttora in atto in Ucraina, la tensione geopolitica tra America e Cina, l’inflazione globale in crescita al 9%, che nell’insieme stanno determinando perdite senza precedenti sia per le azioni che per le obbligazioni”. Si apre così la lettera agli azionisti di Exor da parte di John Elkann, amministratore delegato e numero uno della holding degli Agnelli-Elkann. Una lettera in cui Elkann fa il punto sulla situazione economica del gruppo e sulle sfide attese nel 2023..

“Il principale fattore che ha determinato la nostra performance quest’anno è stata la cassa, che a luglio 2022 rappresentava circa il 20% del nostro Gross Asset Value (Valore Lordo degli Attivi) a seguito della vendita di PartnerRe a Covéa per un corrispettivo totale in contanti di €8,6 miliardi. “Alla chiusura dell’operazione, abbiamo ricevuto proventi in contanti pari a $3,9 miliardi pagati in dollari americani (al netto del nostro investimento in veicoli riassicurativi gestiti da PartnerRe per $0,7 miliardi e al netto del dividendo straordinario ricevuto pari a $0,2 miliardi) e €3,8 miliardi pagati in Euro”. 

“Nel 2022 abbiamo approfondito la nostra conoscenza nel settore della salute (healthcare) e abbiamo investito quasi €1 miliardo. È un settore che continuerà a crescere nel corso dei prossimi decenni, per rispondere alle esigenze di una popolazione globale che diventa sempre più anziana. Ad esempio, mentre la spesa sanitaria negli Stati Uniti per le persone di età compresa tra 0 e 44 anni si aggira tra i $3,000 e i $5,000 all’anno, questi costi aumentano di otto volte per le persone di età pari o superiore agli 85 anni. In un mondo con una popolazione che cresce e diventa più longeva, si avverte sempre più l’esigenza di ridurre i costi e migliorare la qualità dei sistemi sanitari, creando così interessanti opportunità di impiego del capitale”. 

“Grazie al rapporto sempre più stretto con l’Institut Mérieux e la famiglia Mérieux, vogliamo sostenere lo sviluppo delle loro società e beneficiare della loro profonda conoscenza e competenza mentre ricerchiamo future opportunità di investimento nei campi della genomica, della proteomica, degli strumenti per l’analisi scientifica, della diagnostica per immagini e della componentistica medica. Abbiamo acquisito inoltre il 45% di Lifenet Healthcare, una società italiana che si occupa della gestione di cliniche e centri ambulatoriali guidata da Nicola Bedin: si sta facendo notare nel settore per la capacità di innovare e migliorare i servizi sanitari e la cura del paziente, conseguendo al contempo buoni risultati finanziari”. 

“Attraverso Exor Ventures stiamo anche sviluppando delle partnership con aziende healthcare che si trovano nella fase iniziale del loro sviluppo (early stage): le aziende emergenti che si trovano all’intersezione tra tecnologia e biologia creeranno un valore significativo risolvendo le inefficienze strutturali nell’industria sanitaria attraverso cure più personalizzate, una migliore capacità produttiva e una maggiore decentralizzazione dei servizi”. 

Passando alle principali società controllate da Exor, Elkann parte da Ferrari che “ha chiuso il 2022 con risultati record, tra cui il fatturato di €5,1 miliardi (+19% rispetto all’anno precedente) e un EBITDA rettificato di €1,8 miliardi (margine del 35%)…Il suo piano strategico presentato da Benedetto Vigna prevede che entro il 2026 i motori a combustione interna (ICE) rappresenteranno il 40% dell’offerta, mentre il restante 60% sarà costituito da ibridi e full electric”.

“Grazie allo scatto in avanti nell’evoluzione della sua gamma, Ferrari prevede un aumento del fatturato a €6,7 miliardi entro il 2026 e un margine EBITDA rettificato vicino al 40%, in linea con le migliori società del lusso. Mentre tra le mura di Maranello sono in corso profondi cambiamenti, in particolare nel rafforzare l’attività sportiva in pista e per sviluppare le collezioni lifestyle sulle passerelle, la spinta verso il progresso che il nostro fondatore Enzo Ferrari aveva nel cuore continua a mantenere umile e ambiziosa la gente della Ferrari nel costruire il futuro del Cavallino Rampante”.

Stellantis, invece “ha chiuso il 2022 con un fatturato netto di €179,6 miliardi (in crescita del 18% pro forma rispetto all’anno precedente) e un’eccellente redditività con un utile operativo rettificato di €23,3 miliardi (margine del 13%). Stellantis ha già consolidato la sua posizione nel mondo dell’auto come terzo operatore per fatturato e margine e, tenendo conto delle differenze di reporting tra i costruttori globali, come leader di mercato per quanto riguarda l’utile operativo assoluto. Stellantis intende continuare a conseguire eccellenti risultati finanziari, con l’ambizione di raddoppiare i ricavi netti a €300 miliardi entro il 2030 (rispetto al 2021), garantendo margini di utile operativo rettificato a doppia cifre per tutto il decennio”.

“Da quando è stato presentato il piano strategico Dare Forward 2030 Stellantis ha approfondito le proprie competenze nelle tecnologie che plasmeranno il futuro della mobilità, sia con investimenti sia attraverso joint venture. Tra queste, le partnership con LG Energy Solution e Samsung SDI (prodizione su larga scala di batterie agli ioni di litio), l’acquisizione (tramite Free2move) della società di car sharing Share Now e l’acquisizione di aiMotive (intelligenza artificiale e guida autonoma), e l’accordo per produrre il più importante veicolo elettrico a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) di Archer, con un ulteriore investimento fino a $150 milioni”. 

Poi Elkann passa a CNH Industrial che “vanta una ricca gamma di marchi storici – Case, New Holland, Fiat e Ford – le cui origini risalgono da quattro imprenditori del XIX e XX secolo: i “padri fondatori” dell’odierna CNH Industrial sono Jerome Increase Case (1842, Racine – Wisconsin, USA); Abe Zimmerman (1895, New Holland – Pennsylvania, USA); il mio trisnonno Giovanni Agnelli (1899, Torino, Italia), che nel 1918 creò il suo primo trattore, il modello 702; Henry Ford creò la Ford Motor Company e poi produsse il suo primo trattore, il Modello F, nel 1917 – il primo trattore al mondo prodotto in serie. Oggi la Società sta continuando a sviluppare le sue tecnologie digitali e di precisione, a esplorare fonti di energia alternative e a creare approcci più specializzati nella costruzione”.

“A sostegno di ciò, nel 2021 CNH Industrial ha acquisito Raven, leader nell’agricoltura di precisione, per $2,1 miliardi: le tecnologie di precisione hanno contribuito a generare $0.9 miliardi di ricavi per l’azienda nel 2022, con previsioni di crescita annua del 10-15% negli anni a venire”. 

Sul tema Juventus, Elkann ha spiegato: “In misura maggiore rispetto a molte delle nostre Società, nel 2022 la Juventus si è trovata ad affrontare crescenti difficoltà interne ed esterne, che hanno messo il Club a dura prova. La Juventus ha fatto registrare una perdita significativa di €239 milioni nell’anno e, per la prima volta dal 2011 la squadra maschile non ha vinto nessun titolo. Ma sono state le azioni legali contro il club che hanno finito per occupare il Consiglio di Amministrazione della società, che si è riunito 18 volte nel corso dell’anno”.

“Il livello di pressione è cresciuto tanto che il Consiglio di Amministrazione ha deciso di rassegnare le dimissioni per consentire alla società di tutelarsi nel modo più efficace contro accuse che vanno da presunte irregolarità contabili alle comunicazioni imprecise ai mercati finanziari relative prevalentemente alla compravendita di giocatori e agli accordi sugli stipendi degli stessi. La Juventus nega ogni illecito.

“Il Club ha collezionato successi straordinari, vincendo tutto in Italia e a livello internazionale, e ha annoverato tra i propri giocatori ben 27 campioni del mondo, più di qualsiasi altro club nella storia. Questo livello di successi sportivi, che porta grande gioia ai nostri tifosi, crea però anche una notevole animosità, che può emergere quando il Club si trova ad affrontare delle sfide.
Desidero ringraziare il Consiglio di Amministrazione della Juventus per aver agito con responsabilità e in particolare il Presidente Andrea Agnelli, che ha guidato la Juventus in una fase ricca di cambiamenti e di vittorie”: 

“In generale, il calcio europeo continentale non riesce a tenere il passo con il crescente potere finanziario della Premier League, i cui ricavi si prevede supereranno di tre volte quelli della Serie A entro la fine della stagione in corso. Gli effetti di questo predominio si vedono nel mercato dei trasferimenti, che a sua volta è in grado di giocare un ruolo chiave nel successo dei club: nella finestra estiva del 2022, la spesa lorda dei trasferimenti in Premier League è stata pari alla spesa totale di Serie A, LaLiga, Bundesliga e Ligue 1 messe insieme, e questa situazione è continuata nella finestra invernale, con il Chelsea che da solo ha speso più della somma complessiva di tutti i club di questi quattro campionati. Il calcio è ancora in fase di transizione verso un’industria compiutamente professionistica: manca ancora di chiarezza nel suo complesso, e ciò sta creando tensioni finanziarie e regolamentari”. 

“La Juventus ha ora un nuovo Presidente, Gianluca Ferrero, e un nuovo Amministratore Delegato, Maurizio Scanavino, che è anche alla guida della nostra media company GEDI, dove sta portando avanti con successo un piano di rilancio. In Juventus, Gianluca e Maurizio saranno aiutati da un nuovo Consiglio di Amministrazione, e hanno iniziato bene, facendo in modo che la Juventus possa affrontare le numerose sfide attuali, proteggendo al tempo stesso la sua reputazione affinché possa tornare più forte sia in campo che fuori”. 

Tra gli altri temi, Elkann è passato anche alla questione dei fondi: “Gli investimenti (“public funds”, “private funds” e le attività Ventures) sono cresciuti di circa €1 miliardo nel 2022 Il portafoglio di Matteo Scolari (“Public Funds”) ha prodotto dall’inizio della sua gestione un rendimento lordo cumulativo del 191,9% in USD o del 19,3% annualizzato, senza alcun anno con risultato negativo, grazie all’attività di copertura. In confronto, la performance dell’indice MSCI World Total Return nello stesso periodo è stata del 68,8% o del 9,0% annualizzato (con rendimenti negativi nel 2018 e nel 2022). Nikhil e il suo team, nonostante i ribassi generali sul mercato degli asset non quotati, hanno assistito a round per la raccolta di nuovi fondi a valutazioni più elevate per i loro investimenti (“Private Funds”); tra gli esempi ClearBank (fondata nel 2015 e con sede a Londra, è la prima banca di compensazione digitale del Regno Unito ed è anche stata la prima a ricevere una nuova licenza di compensazione nel Regno Unito in oltre 250 anni) e myTVS, che è cresciuta fino a diventare la più grande piattaforma digitale da offline a online dell’India nel settore dei ricambi e servizi automobilistici post-vendita.

“Noam Ohana e il suo team hanno rinominato Exor Seeds in Exor Ventures, riflettendo così la nostra ambizione di collaborare con i migliori imprenditori, sia quelli “early stage” che quelli di imprese più mature. Finora abbiamo investito circa $500 milioni in 75 società tramite Exor Ventures, principalmente nei settori mobilità, fintech e salute (che oggi per noi sta diventando sempre più una priorità, come dicevo prima). Abbiamo anche iniziato a esplorare le opportunità nel climatetech, principalmente sulla riduzione delle emissioni di gas serra. Nel 2022 è stato lanciato Vento, il nostro fondo seed italiano che punta in particolare sugli imprenditori impegnati nella costruzione della loro azienda: ha finanziato oltre 30 startup nell’ultimo anno ed è ora uno dei Venture Capital più attivi in Italia. Finora abbiamo visto risultati incoraggianti e ci aspettiamo di cogliere alcuni successi dirompenti nei prossimi anni”. 

“Nel 2023 arriva Lingotto, società di gestione patrimoniale alternativa interamente controllata da Exor, con circa 2,5 miliardi di euro di asset Sotto la guida di Enrico Vellano, Lingotto inizierà la sua vita quest’anno come società di gestione patrimoniale alternativa interamente controllata, con circa 2,5 miliardi di euro di asset in gestione, grazie al contributo paritario di Covéa ed Exor. Ciò darà una casa ai nostri colleghi Matteo, Nikhil e ai loro team che hanno già dimostrato una dedizione che Adam Smith definiva rara quando diceva: “i gestori del denaro altrui raramente lo sorvegliano con la stessa ansiosa vigilanza con cui guardano ai propri””. 

“Non vediamo l’ora di discutere di tutto questo con voi a Torino il 30 novembre. Ci ritroveremo quest’anno al Lingotto, la gigafabbrica Fiat inaugurata un secolo fa, nel 1923. Siamo consapevoli del significato di Lingotto, e ci auguriamo che la scelta di questo nome storico sia di buon auspicio per la nostra società di gestione patrimoniale. Lo stesso magnifico edificio, elogiato dall’architetto di fama mondiale Le Corbusier, è diventato un simbolo di rinnovamento negli ultimi decenni: vogliamo dunque al più presto condividere con voi la sua bellissima storia e il suo futuro”: 

“Alla presidenza di Exor arriva Nitin Nohria, che sostitusce Ajay Banga (nominato alla Banca Mondiale). È stato un piacere lavorare con Ajay e sono grato per tutti i contributi che ha dato. Tuttavia, sfortunatamente per noi – ma fortunatamente per il mondo – Ajay è ora diventato l’unico candidato alla guida della Banca mondiale e quindi non sarà disponibile per la rielezione nel nostro Consiglio. Ci mancherà ma gli auguriamo il meglio nel suo nuovo incarico”. 

“Per succedere ad Ajay, sono felice che Nitin Nohria abbia accettato di entrare a far parte del nostro consiglio alla nostra prossima assemblea dei soci per diventare il nostro nuovo presidente. Nitin è stato il decimo preside della Harvard Business School dal 2010 al 2020. È presidente di Thrive Capital e fa parte dei consigli di amministrazione di diverse altre società, tra cui Anheuser-Busch InBev. Sarà un privilegio per me e per i miei colleghi lavorare con Nitin nella nostra prossima fase di sviluppo”.

Infine, sul tema ESG Elkann spiega: “Abbiamo identificate 3 “passioni” per ciascuno dei pilastri ESG: riduzione delle emissioni per il pilastro “Environment” (Ambiente), l’istruzione come mezzo per ridurre le disuguaglianze e promuovere l’innovazione per quello “Social” e l’aumento della diversità e dell’inclusione quello “Governance”. Molte delle nostre Società hanno definito obiettivi ambiziosi in materia di clima, con scadenze precise, in linea con gli standard globali come l’iniziativa Science-Based Targets”. 

“Nell’istruzione, l’anno scorso The Economist Educational Foundation ha coinvolto oltre 200.000 studenti di famiglie svantaggiate ed è sulla buona strada per raggiungere l’ambizioso obiettivo di 1.000.000 di bambini in tutto il mondo entro il 2026. Iveco Group e CNH Industrial stanno portando avanti l’eccellente programma TechPro2, che consente ai giovani di talento di vivere un’esperienza con macchinari e ambienti industriali reali. Ferrari ha ricevuto la conferma del Certificato di Parità Salariale, sia in Italia che in Nord America, per aver garantito la parità di retribuzione a uomini e donne con le stesse qualifiche e posizioni all’interno dell’azienda”.

“Exor ha lanciato il programma Matabì, un’iniziativa di education gestita in collaborazione con la Fondazione Agnelli, che mira a promuovere le abilità spaziali e ridurre il divario scolastico di genere nelle materie STEM a scuola attraverso giochi di costruzioni coi mattoncini LEGO. Il programma verrà esteso a quasi ottanta classi di diciotto scuole in quattro regioni italiane: Piemonte, Veneto, Toscana e Campania”, conclude.