Si è tenuto quest’oggi il consiglio comunale di Genova dove si è parlato del progetto di restyling che il comune ha in mente per lo stadio Luigi Ferraris. L’impianto ospita le partite casalinghe di Genoa e Sampdoria, e si prepara ad essere investito da una riqualificazione che prevede investimenti per 70 milioni di euro.
Secondo alcune indiscrezioni, il progetto che il comune vuole approvare prevederebbe l’installazione di terrazze con verde e chiostri sulle coperture delle gradinate e degli ascensori per salire sulle torri. La maggiore ristrutturazione a cui è stato posto il Ferraris negli anni è sicuramente quella in vista dei Mondiali di Italia ’90, ma da tempo la questione è tornata ad accendere le cronache locali e non solo.
Il tema dell’ammodernamento circola in consiglio comunale da diverso tempo e la questione è stata riportata in auge dall’assessore Francesca Corso, in sostituzione dell’assessore dello Sport, Alessandra Bianchi. «Le squadre si sono già dette interessate e pronte a progettare una riqualificazione che tenga conto degli standard di questo stadio – ha affermato Corso -, e le sue tipicità, senza perdere la caratteristica di uno stadio all’inglese e con una capienza non inferiore ai 30mila spettatori».
A quest’oggi la capienza del Ferraris si attesta intorno ai 37mila spettatori e il progetto è del restyling è legato a doppio filo con la candidatura dell’Italia come paese ospitante degli Europei 2032, ma nonostante ciò, l’assessore ai Lavori pubblici del comune di Genova, Pietro Piciocchi afferma che: «Un intervento sul Ferraris per renderlo coerente con la normativa vigente è necessario a prescindere dal fatto che l’Italia si aggiudichi la competizione e a prescindere che arrivino dei fondi ad hoc. Il restyling del Ferraris è comunque tra gli obiettivi dell’amministrazione e prova ne è il fatto che abbiamo un progetto già presentato al ministero».