In attesa dell’udienza preliminare di lunedì 27 marzo, l’inchiesta Prisma condotta dalla Procura di Torino sui conti della Juventus si arricchisce di una nuova puntata sulla celebre “carta Ronaldo” e sulla seconda manovra stipendi, quella relativa alla stagione 2020/21.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, all’interno degli atti integrativi depositati martedì dai magistrati emerge una chat tra i dirigenti bianconeri (Morganti, Cherubini e il legale Cesare Gabasio) incentrata sulla manovra e in particolar modo sul portoghese. Il 20 aprile 2021 Gabasio scriveva: «Il primo pronto per firmare è Cristiano».
Tre giorni dopo, il 23 aprile 2021, il segretario sportivo Morganti invia due messaggi nel gruppo con Gabasio e Cherubini. Il primo alle 13.42 recita: «Cristiano ha firmato». E un minuto dopo (13.43), sempre Morganti aggiunge: «Ha una copia di tutti i documenti». La conversazione viene conclusa alle 13.44 dal direttore sportivo Cherubini, che risponde con soddisfazione.
Il sospetto della Procura è che si faccia riferimento all’accordo integrativo per CR7 nella seconda manovra stipendi, la famosa “carta Ronaldo”, ritrovata però non compilata negli uffici torinesi dell’avvocato Restano. I legali del portoghese hanno sempre negato che il campione abbia firmato e conservi copia di tale accordo, ma che abbia solo rinunciato a quattro mensilità, con la promessa di recuperarle spalmate nelle stagioni successive. Si tratta di oltre 19 milioni di euro.