A quattro giorni dall’udienza preliminare del 27 marzo, nuovi atti rafforzano le accuse della procura contro gli ex vertici della Juventus. Secondo quanto riportato da La Repubblica, ci sono annotazioni della guardia di finanza che ha trovato chat e documenti. E ci sono le dichiarazioni rese ai pm, il 28 febbraio, dall’avvocato di Paulo Dybala, Luca Ferrari, che disegna lo spettro di una richiesta record da 54 milioni che aleggia sul club. Se «entro aprile» la Juventus non pagherà gli stipendi arretrati a Dybala, la causa sarà «uno scenario non remoto».
«L’ultima cosa che vorrebbe fare Paulo è far causa alla Juventus perché lo metterebbe in mezzo a una tempesta mediatica», ha sottolineato il legale. Quello a cui però il calciatore non è mai stato disposto a rinunciare «sono i 3,8 milioni della seconda manovra stipendi». In più, l’illusione del rinnovo, e da qui la richiesta di indennizzo e l’ultimatum di aprile.
«Altrimenti Paulo avrà poche alternative rispetto a iniziare una causa che sarà duplice: intanto il risarcimento del danno per il rifiuto di formalizzare il rinnovo del contratto, poi il risarcimento per la mancata integrazione del contratto secondo quanto previsto dalle scritture firmate tra il club e il giocatore il 28 aprile 2021». La cifra di 54 milioni era già stata annunciata alla Juve il 28 aprile 2022, via mail. Ferrari spiegava al club che «la responsabilità è a tutti gli effetti contrattuale», chiedendo «la differenza in 5 anni tra il contratto con la Roma e il contratto non concluso con Juventus».
Ferrari ha raccontato la clamorosa rottura delle trattative. Lui, che nel tempo aveva già seguito Nedved, Ibra e altri big, non se l’aspettava. Si erano fidati con la prima manovra: «Per la mia esperienza professionale avevo ed ho rispetto per la Juventus. Mi sarei tutelato e preoccupato in maniera diversa se fosse stato un altro club».
Tutto si conclude a marzo, quando una riunione tra la Juventus e rappresentanti del calciatore «ha esito disastroso»: viene fatta una «proposta molto inferiore e si rompe il rapporto». A maggio il calciatore «non ha ancora concluso con un altro club», il suo entourage «è furente con la Juventus, credono di essere stati presi in giro. E Dybala non ha nemmeno ricevuto i 3,8 della seconda manovra».
L’avvocato punta a 5 milioni per «pacificare il risentimento che la famiglia aveva con la società». Ma la risposta «è negativa». Il 28 luglio 2022 arriva «la proposta per noi inaccettabile: 3 milioni subito o circa 4 entro aprile 2023. Ma senza alcun impegno scritto. Una promessa non formalizzata».