Paolo Scaroni è presidente del Milan da luglio 2018, cioé da quando il fondo americano Elliott ha riscattato il pegno sulle quote del club rossonero dopo che l’allora presidente e proprietario Yonghong Li non aveva saldato il prestito concessogli dal fondo. Scaroni, già presente nel CdA sotto la gestione cinese, è rimasto il numero uno del club anche con il passaggio nelle mani di un altro fondo statunitense come RedBird.
Scaroni continuerà a essere il presidente del Milan anche nei prossimi anni anche se, come riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, nel prossimo futuro si aggiungessero per lo stesso Scaroni altri impegni istituzionali di altro genere rispetto al calcio. Infatti, si fanno sempre più insistenti le voci che vorrebbero il presidente del Milan sempre più vicino alla poltrona di numero uno anche dell’Enel.
Per Scaroni sarebbe un ritorno al passato visto che, dal 2002 al 2005 per volontà dell’allora governo guidato da Silvio Berlusconi, ricopriva la carica di amministratore delegato. Niente è ancora ufficiale anche se il pressing del presidente del Consiglio Giorgia Meloni è molto alto. Ma anche in caso di fumata bianca per un suo ritorno all’Enel, Scaroni non abbandonerebbe quel Milan che ha visto risollevarsi fino alla vittoria dello Scudetto e al raggiungimento dei quarti di finale di Champions League dopo 11 anni. E ora, con Gerry Cardinale attesa a Milano nei prossimi giorni, si punta ad accelerare sul tema stadio per regalare al Milan e ai propri tifosi una nuova casa moderna e funzionale come quelle dei grandi club europei.