La decisione della FIFA in vista del suo 73° Congresso a Kigali, in Ruanda, di modificare il calendario del calcio mondiale, aumentando il numero delle partite del Mondiale del 2026 e inserendo un Mondiale per Club annuale al fianco di quello in “formato maxi” appena approvato, ha scatenato la reazione delle dell’European Leagues (l’associazione delle Leghe europee).
Dopo il comunicato della Liga, anche le Leghe europee, l’organismo che riunisce i maggiori campionati nazionali, hanno voluto prendere posizione e schierarsi contro una decisione presa – secondo loro – in maniera unilaterale dal massimo organismo del calcio mondiale: «Le leghe europee – si legge nel comunicato apparso sul sito ufficiale dall’associazione dei massimi campionati nazionali – sono preoccupate per gli annunci fatti ieri dal Consiglio della FIFA in merito al nuovo calendario delle partite internazionali, all’ampliamento della nuova Coppa del mondo per club FIFA, all’allargamento in termini di numero di partite della prossima Coppa del mondo 2026 e infine alla presentazione di una nuova competizione annuale per club, di cui le leghe erano completamente all’oscuro».
«Tutte queste decisioni sono state prese dalla FIFA in modo unilaterale e senza alcun processo di consultazione con molte delle parti interessate del calcio e le leghe in particolare. Sfortunatamente, questa è diventata un’abitudine negli ultimi anni. Ultimamente, le soluzioni degli organi di governo per il calcio si concentrano esclusivamente sull’aggiunta di nuove competizioni e sull’ulteriore espansione delle competizioni esistenti in un calendario calcistico già fortemente congestionato», prosegue la nota.
«Ciò si traduce in un privilegio per alcuni club, ignorando completamente il grande impatto economico e sportivo negativo che queste decisioni hanno sui campionati nazionali, sulla maggior parte dei loro club, giocatori e tifosi. Le European Leagues, in collaborazione con il World Leagues Forum, stanno ora analizzando le decisioni della FIFA e decideranno presto i passi successivi più appropriati», conclude il comunicato.