La Juventus insiste. Dopo aver ricevuto dalla Federcalcio la tanto discussa carta Covisoc, come stabilito dal TAR del Lazio e confermato dal Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della Federazione, i legali di Fabio Paratici e Federico Cherubini hanno confermato l’intenzione di richiedere alla Procura guidata da Giuseppe Chiné di fornire la comunicazione precedente a quella già consegnata.
Le sei pagine della carta del 14 aprile 2021, inviata sabato via pec poco dopo le 13.30, conteneva come noto una serie di valutazioni di Chiné sul tema plusvalenze. La Juventus – secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport – non viene mai citata e nelle conclusioni si legge che «l’esercizio dell’azione disciplinare potrà essere perseguito ove emergano elementi sufficienti a corroborare la necessità di indagare».
Sembrerebbe che non ci siano le condizioni in grado di compromettere i tempi procedurali invalidando il processo che ha portato alla penalizzazione di 15 punti in campionato. Come deducibile dall’oggetto della carta (“Riscontro nota Covisoc in data 31 marzo 2021”), il documento era una risposta a una precedente comunicazione della Covisoc a Chiné che ora i legali dei due dirigenti deferiti vogliono avere.
In Federcalcio attualmente sono tranquilli, convinti – come nel primo caso – che anche in questa carta siano presenti valutazioni generiche senza riferimenti diretti al club bianconero.