Un terremoto è stato avvertito a Perugia. La scossa è stata piuttosto intensa e avvertita in diverse aree della città. In base al dato fornito dall’Istituto di geofisica e vulcanologia la magnitudo è di 4.4 con epicentro Umbertide. Secondo una prima stima dell’Ingv la magnitudo sarebbe stata tra 4.3 e 4.8.
Sulla base dei calcoli successivi alla prima stima in automatico è stata rivista a 4.4 la magnitudo del terremoto avvenuto in Umbria alle 16:05 (ora italiana) alla profondità 10 chilometri, a 5.1 chilometri da Umbertide (PG), a 9.0 chilometri da Montone (PG), a 16.7 chilometri da Gubbio (PG).
Il sindaco della città, Luca Carizia, sentito dall’ANSA, ha riferito che diverse persone sono scese in strada e che la scossa è stata distintamente avvertita. Sono state immediatamente avviate le verifiche per valutare eventuali danni, a cominciare dall’ospedale e dalle scuole. Il primo cittadino ha detto che al momento non sono arrivate segnalazioni di criticità da parte dei cittadini. I controlli effettuati in provincia di Perugia dopo la scossa di terremoto hanno escluso al momento danni a persone o a cose. Lo sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile dopo aver fatto una serie di verifiche con le strutture locali della protezione civile.
La scossa è stata avvertita anche in Toscana: le aree sono quelle dell’Aretino, del Senese e del Fiorentino. Eugenio Giani, presidente della Regione rende noto che sono al lavoro gli esperti e “stiamo controllando la situazione”.
La scossa è stata risentità in un’area “molto ampia”. “Certamente è stato risentito fra province di Perugia, di Arezzo e nel Ternano fino alle Marche e alla costa adriatica”, ha detto all’ANSA Salvatore Stramondo, direttore dell’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Quella colpita dal terremoto “è una zona che ha una sismicità storica e recente importante”, nell’alta Valtiberina, a Nord rispetto a quella colpita dal terremoto del 1997 e all’intersezione fra Marche. Abruzzo e Lazio.
Per avere le prime informazioni dettagliate relative alle faglie attivate servirà ancora un po’ di tempo, ha detto Stramondo. “Quelle che abbiamo al momento sono ancora analisi qualitative e non di dettaglio”, ha aggiunto. E’ possibile soltanto dire che “il terremoto è avvenuto in un’area nella quale il meccanismo è quello estensionale, tipico della zona degli Appennini”, una sorta di ‘stiramento’ della crosta terrestre in corrispondenza dell’Appennino con un conseguente allargamento dell’Italia Centrale.
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