Capitanio (AgCom): «Chi usa il pezzotto compie un reato»

«Cosa rischia chi usa il pezzotto? Le multe sono basse, in prima battuta. Ma hanno comunque natura penale: il Signor Rossi compie un reato, come se rubasse in un supermercato. Pagare…

Quali sono i rischi del pezzotto

«Cosa rischia chi usa il pezzotto? Le multe sono basse, in prima battuta. Ma hanno comunque natura penale: il Signor Rossi compie un reato, come se rubasse in un supermercato. Pagare un abbonamento illegale aiuta le mafie. Ci toglie 1,7 miliardi l’anno di Pil e 10 mila posti di lavoro. Infine, danneggia il club per cui tifi: perde soldi, è meno forte nelle Coppe, non può comprare campioni né investire nei giovani». Lo spiega Massimiliano Capitanio, commissario dell’AgCom, in una intervista a Repubblica.

«Quanti siti pirata abbiamo oscurato? Ne abbiamo abbattuti diversi da inizio anno; decine nei mesi scorsi. La prerogativa di oscurare i siti illegali, che sono strumento affaristico delle mafie, è saldamente nelle nostre mani», ha aggiunto. «Dal 2013, ogni settimana, ci muoviamo contro i pirati su segnalazione delle emittenti legali: oggi, Sky e Dazn. Quest’arma ora sarà molto, molto rafforzata. Abbiamo messo a consultazione pubblica una bozza di regolamento che ci permetterà un pronto, prontissimo intervento. Potremo ordinare ai fornitori di connessione Internet di disabilitare l’accesso ai siti pirata entro i primi 30 minuti della partita. L’oscuramento ha senso se è veloce, tempestivo. Lo dicono anche le Risoluzioni Ue».

«Quanto tempo serve? Pochi giorni dal recepimento dell’istanza, perché dobbiamo assicurare il contraddittorio al proprietario del sito e permettere ai fornitori della connessione web di inibire l’accesso. Siamo pronti a cambiare passo e velocità. Potremo oscurare inaudita altera parte, cioè senza sentire la controparte bersaglio dell’affondamento. L’AgCom adotterà un “maxi provvedimento” a inizio Campionato mettendo nero su bianco i siti illegali noti, per poi disabilitare quelli che emergeranno (su segnalazione dei titolari dei diritti). Dalla nostra parte avremo anche sofisticati strumenti digitali».

«Ora a supportare l’AgCom, il 20 marzo arriverà alla Camera, in aula, una proposta di legge che darà un’altra spallata alle mafie della pirateria. Ne ero primo firmatario nella mia precedente vita di parlamentare. La caduta del governo Draghi ne impedì l’approvazione. Ora viaggia verso il via libera e introdurrà novità rilevanti. Il camcording , ad esempio, diventerà reato».

«La legge perseguirà le persone che entrano in un cinema, con videocamere sofisticate, e rubano il film per poi venderlo illegalmente. Proteggeremo, con il calcio, opere come film, fiction, concerti. E la legge permetterà anche il tracciamento dei pagamenti. Se è vero che il pezzotto resta in campo, tanti italiani usano delle app agili e pagano abbonamenti illegali con la carta di credito, quasi fosse una cosa normalissima».

«Istruzioni su come piratare le partite? Questo è inaccettabile. Oggi, se qualcuno cerca notizie sul bullismo, i motori di ricerca segnalano come una persona, una famiglia può difendersi da questa pratica odiosa. I motori non possono divulgare tutorial su come esercitare il bullismo. Lo stesso filtro dovrà funzionare per il calcio o i film. Auspico che la Rete avvisi chi cerca istruzioni per piratare: occhio, sarai complice di un reato».

«La denuncia di De Siervo sugli operatori delle tlc? Non commento. Certo, ho partecipato a decine di eventi contro i pirati in questi anni e gli operatori delle tlc hanno sempre garantito una completa leale collaborazione contro questo fenomeno grave», ha concluso.