Nelle prossime settimane, il Consiglio della UEFA approverà preventivo di bilancio per la stagione sportiva 2022/23. Nei conti preventivi per la annata in corso, la UEFA prevede ancora un bilancio in rosso, in crescita però a 89 milioni di euro, nonostante l’aumento dei ricavi oltre quota 4,5 miliardi di euro.
In particolare, il fatturato sarà spinto dalle maggiori entrate per il nuovo ciclo di competizioni per squadre nazionali (2022-28) e dalla crescita del calcio femminile sono i principali motori dell’aumento, con ricavi totali preventivati a 4,5 miliardi di euro (2021/22: 4,1 miliardi di euro). In particolare, la voce legata ai diritti tv rappresenta la quota maggiore dei ricavi complessivi con un impatto pari all’84%, seguiti dai diritti commerciali (14%).
“Il 2022/23 rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo di competizioni per squadre nazionali (2022-28) con maggiori entrate previste in generale. Il numero di partite delle competizioni per squadre nazionali è più elevato, il che ha un impatto diretto sui ricavi (680,2 milioni di euro). In questa stagione sono in programma le partite dei gironi e le finali della UEFA Nations League, le qualificazioni europee e alcune amichevoli. L’aumento preventivato per le competizioni per club è di circa 73 milioni di euro, per un totale di quasi 3,7 miliardi di euro”, spiega la UEFA.
”Di tali entrate totali, quasi l’80% sarà distribuito alle squadre che partecipano alle competizioni UEFA e rimane allo stesso alto livello percentuale degli anni precedenti. In termini reali, ciò significa un aumento di 364 milioni di euro, che include un aumento di circa 23 milioni di euro per il calcio femminile, su un budget totale pari a 3,6 miliardi di euro (3,2 miliardi di euro nel 2021/22).
Ma oltre ai ricavi per la UEFA crescono anche le spese amministrative e gli investimenti. Quest’ultimi saranno di 82,3 milioni di euro, con una crescita di 13,5 milioni rispetto alla stagione 21/22. Le spese amministrative della UEFA, ovvero le spese generali amministrative e le spese relative a comitati e panel, licenze per club e fair play finanziario e altre questioni istituzionali, sono preventivate a 95,7 milioni di euro, il 2% delle entrate medie totali.
Infine, il risultato netto preventivato per il periodo è pari a -89 milioni di euro, superiore al 2021/22. Ciò è dovuto ai ben più alti e importanti investimenti in altre competizioni e allo sviluppo del calcio, in primis quello femminile.