Amanda Staveley, co-proprietaria del Newcastle, è stata ospite del forum organizzato dal Financial Times e in corso nelle giornate di mercoledì 1 e giovedì 2 marzo, e ha approfondito l’attuale situazione del club inglese, da poco passato sotto la gestione del fondo saudita PIF (in un consorzio che lo vede controllare l’80% della società).
«Stiamo facendo tutto il possibile per aumentare le nostre entrate, come la serie in onda su Amazon – ha dichiarato Staveley -. Dobbiamo essere prudenti perché dobbiamo rispettare il nostro budget imposto dal Fair Play Finanziario, ma stando sempre attenti alle scelte perché non possiamo permetterci di prendere un giocatore scadente investendoci dei soldi».
«Abbiamo ereditato dei contratti commerciali a senso unico che erano difficili da gestire e questo ci limitava di molto lo spazio di manovra nel generare entrate commerciali. Stiamo esaminando tutti i fattori per far crescere il Newcastle come marchio e club», ha aggiunto ancora la dirigente.
«Abbiamo anche valutato la possibilità di intraprendere un percorso di multiproprietà, ma per questo occorre una struttura giusta. Ora stiamo esaminando un altro modello che non richieda l’acquisto di una quota di un club. Non credo che PIF voglia acquisire un grandissimo club come il Manchester United. Non abbiamo scelto Tottenham, Chelsea e Liverpool per non spendere miliardi solo con l’acquisizione», ha concluso.