“I nuovi proprietari possiedono il Chelsea da meno di un anno, hanno avuto due finestre di trasferimento. Bisogna giudicare dopo tre o quattro anni. Hanno fatto molti acquisti, ma hanno sostenuto una politica diversa rispetto alla proprietà precedente con giocatori più giovani, contratti più lunghi e salari più bassi. Secondo le nostre regole bisognerà analizzare la situazione su periodo di 12 mesi, quindi la domanda ora è se venderanno alcuni dei loro giocatori nella prossima finestra di mercato. Non sono qui per difenderli, ma devi giudicare queste cose per un periodo di tempo”. Lo ha detto Richard Masters, amministratore delegato della Premier League, intervenuto durante il Business of Football Summit organizzato dal Financial Times
“Superlega è ancora viva? Come concetto è durata circa 48 ore prima di implodere su se stessa. È un progetto molto difficile da sostenere con le regole esistenti, che sono state rafforzate anche con il White Paper e il nuovo ente regolatore nel Regno Unito. Ciò che è morto è la vecchia idea ma l’ambizione di cambiare le cose è ancora lì, quindi tutti dovrebbero tenere d’occhio gli sviluppi”, ha proseguito.
“Serve maggiore controllo economico? Al momento è difficile trovare una soluzione perché siamo appena usciti da una pandemia. Se si guarda alla pre-pandemia, i club hanno realizzato profitti. Non sostanziali profitti ante imposte ma profitti. La Premier League ha perso 2 miliardi di sterline dal suo ecosistema durante la pandemia, quindi è irrecuperabile e avrà un impatto. Penso che le nuove regole UEFA siano un controllo importanti dei costi. Saranno introdotti gradualmente nell’arco di tre anni. Se la Premier League avrà qualcosa di simile, questo è un possibile risultato. Bisognerà aspettare fino al 2028 per vedere se questi regolamenti saranno efficaci”, ha concluso.