Si stringe ancora di più il rapporto fra l’ECA, l’Associazione dei Club Europei, e la UEFA, soprattutto per allontanare lo spettro della Superlega. Le due associazioni infatti hanno creato una nuova joint venture per gestire insieme i diritti TV e, inoltre, gestire e distribuire i proventi delle competizioni europee con la Champions League che, ovviamente, guida il gruppo formato con Europa e Conference League.
Questa novità, destinata a cambiare radicalmente il mercato nei prossimi anni, è stata resa ufficiale dopo la riunione del board dell’ECA, presieduto dal numero uno del PSG Nasser Al-Khelaifi, svoltasi in mattinata a Milano.
La joint venture è un modo, rivela l’Agenzia Radiocor, per coinvolgere maggiormente i club nell’assegnazione dei diritti televisivi. La compagnia avrà sede in Svizzera e sarà guidato da un CEO indipendente, scelto di comune accordo fra UEFA e ECA.
«L’ECA gioca un ruolo primario nel supportare la UEFA nella negoziazione – ha dichiarato Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’Inter e rappresentante per i club italiani all’interno dell’ECA -. Si parla di circa 4,6/4,8 miliardi per il prossimo ciclo, a dimostrazione che il calcio europeo desta molto interesse. Molti sponsor vogliono raggiungere questa industry, il prodotto calcio europeo è al top mondiale. Oggi il primo tema è la solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto in Turchia, ci saranno diverse iniziative, anche coi singoli club. Solidarietà anche nella distribuzione dei proventi, anche per i club che non partecipano alle competizioni. Non vorremmo chiamarla solidarietà, ma investimento per il calcio».
L’altro tema sul piatto dell’ECA è quello dell’allargamento del network di squadre che oggi ne fanno parte, aprendo anche alle squadre delle competizioni minori e al calcio femminile.
«È importante per l’Italia ospitare un evento di questa importanza – ha concluso Antonello -. Essere qui a Milano con l’ECA, il board e discutere di temi strategici per il calcio europeo dei prossimi anni è fondamentale, anche per il calcio italiano. A breve, infatti, ci saranno diverse elezioni che durante l’anno verranno svolte, i rinnovi delle cariche di FIFA, UEFA e anche la presidenza dell’ECA. L’intenzione è poi di allargare la membership dell’ECA, che alla fine è l’unica vera associazione dei club che rappresentano gli interessi delle società all’interno del calcio mondiale e l’obiettivo è di avere un’associazione che sia più allargata e democratica possibile».