Kroos: «Perché la Nations League sì e la Superlega no?»

L’idea della Superlega, nel bene o nel male, tiene sempre banco fra i quotidiani, i politici del pallone, ma a quanto pare è un pensiero abbastanza fisso anche per allenatori…

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(Photo by Michael Steele/Getty Images)

L’idea della Superlega, nel bene o nel male, tiene sempre banco fra i quotidiani, i politici del pallone, ma a quanto pare è un pensiero abbastanza fisso anche per allenatori e calciatori, che non sembrano essere del tutto contrari a un’ipotesi di veder sorgere una nuova competizione europea.

Dopo le parole del tecnico del Manchester United, Erik Ten Hag, ben più chiare, e anche accusatorie verso la UEFA, sono quelle della colonna del centrocampo del Real Madrid e della Germania, Toni Kross.

«L’idea è cambiata e merita di essere ascoltata – ha dichiarato il centrocampista conquistatore di 5 Champions League nell’ultimo episodio del suo podcast personale “Einfach mal Luppen” -. Se si guarda da vicino da entrambe le angolazioni, la Superlega non ha l’idea, almeno al secondo tentativo, di escludere nessuna squadra, perché non ci saranno membri fondatori permanenti. È una competizione sportiva, aperta, ma gestita dai club e non dalla UEFA, perché questi credono di non aver bisogno della UEFA per questo. Penso che meriti almeno una possibilità».

Kross ha proseguito lanciando una frecciata alla stessa UEFA: «Perché è giusto che la UEFA introduca una Nations League di cui nessuno ha bisogno? Nessuno glielo ha chiesto. Ecco perché penso che sia incredibilmente importante ascoltare altre proposte come la Superlega. Ho la sensazione che non ascoltiamo più. Sentiamo una nuova idea, una frase su due, ed è completamente condannata».