Gianluigi Buffon, bandiera della Juventus, ora si trova al Parma e sta vivendo a distanza le questioni giudiziarie che riguardano i bianconeri. L’ex numero uno della Nazionale nel 2006 visse Calciopoli che portò la Juve in Serie B.
«Credo che la Juve, intesa come squadra non abbia nulla da perdere da questa vicenda – ha commentato Buffon a La Stampa – e dovrebbe farne una leva per ottenere il massimo. L’unico aspetto positivo della vicenda è aver alleggerito tutti dal fatto di dover andare per forza in Champions o giocarsi il campionato con il Napoli. Tutto ciò non è più preteso da nessuno».
Con lo scoppio della vicenda è finita anche la presidenza di Andrea Agnelli: «Mi fermo al giudizio del campo, il mio mondo, e dico che dieci anni come quelli del presidente sono irripetibili, passeranno lustri prima che qualcuno possa eguagliarli».
Su cosa si aspetta dai tribunali che giudicheranno la Juve: «Aspetto che si completino tutti gli iter. Ma in caso di un’altra dura condanna nello spazio di diciassette anni, considerato che la Juve viene dipinta come il potere poiché vincente, non potrei non pormi una domanda: è il potere masochista che si autoflagella e o è l’antipotere che vuole battere il potere?».