Nella giornata di ieri le venti società del massimo campionato brasiliano hanno approvato la decisione della Confederazione calcistica brasiliana (CBF) di punire direttamente le squadre che si macchieranno di atti di razzismo con una penalizzazione in classifica.
In un comunicato, la (CBF) ha annunciato che «punirà rigorosamente i reati di razzismo» e ha sottolineato che è il primo campionato al mondo che contempla già nel regolamento della competizione la possibilità di «punire sportivamente un club nei casi di razzismo».
Il provvedimento entrerà in vigore fin da subito e sarà applicato anche alla Coppa del Brasile, competizione che vede partecipare squadre di diverse categorie e provenienti dai 27 stati del paese verdeoro e che prenderà il via il prossimo 22 febbraio.
Nel comunicato, il presidente della Federcalcio, Ednaldo Rodrigues, scrive: «La lotta contro il razzismo va di fretta. Le misure sono state discusse per un secolo e non le abbiamo mai messe in pratica». Oltre alla sanzione sportiva, «qualsiasi atto di razzismo o discriminazione» sarà notificato alla Procura e alla Polizia Civile «affinché il processo non muoia solo in ambito sportivo e i trasgressori siano puniti a norma di legge».
Nel provvedimento che prevede la perdita di punti per la squadra inadempiente sono contemplati anche gli atti commessi dai tifosi. Inoltre, i venti club hanno deciso di aumentare da cinque a sette il numero di giocatori stranieri tesserati per ciascuna squadra.