Commisso: «Fiorentina non in vendita. Più controlli sui bilanci»

La Fiorentina non è in vendita, né adesso né lo sarà dopo l’inaugurazione del Viola Park prevista a primavera. A ribadirlo è il presidente del club, Rocco Commisso, deciso nel…

Commisso vendita Fiorentina

La Fiorentina non è in vendita, né adesso né lo sarà dopo l’inaugurazione del Viola Park prevista a primavera. A ribadirlo è il presidente del club, Rocco Commisso, deciso nel difendere l’operato di squadra e società nonostante il campionato fin qui al di sotto delle aspettative e anche nel replicare alle critiche dei tifosi e dei media. «Qualcuno ha detto che parlo solo quando le cose vanno bene così eccomi a difendere i dirigenti, l’allenatore e i giocatori», ha esordito Commisso in un intervento all’emittente Radio Bruno durante il quale ha anche risposto alle domande di qualche tifoso.

«I cori di ieri sono una porcheria, non è giusto infamare chi mette cuore e sangue nella Fiorentina. Se la rovesciata di Saponara fosse entrata saremmo magari a parlare di un altro risultato. Ci sono state troppe critiche, se mi metto a fare io le pagelle do 2 a molti giornalisti e opinionisti. Quanto ai tifosi, quelli veri si vedono quando la squadra perde», ha aggiunto ancora.

«La rosa non sta rendendo come ci aspettavamo, però Napoli e Milan sono stati eliminati dalla Coppa Italia dove noi siamo in semifinale per il secondo anno di fila. Nessuno più di me è amareggiato per la sconfitta di ieri ma non si può considerare i giocatori eroi un giorno e attaccarli quello dopo. In America certe cose non succedono», ha proseguito ancora Commisso.

Poi ha difeso i dirigenti e l’allenatore: «Si possono evidenziare gli errori ma mai mancare di rispetto e comunque più li criticate più Rocco starà vicino a loro. E piuttosto criticate il sottoscritto se i soldi non sono stati spesi bene».

Poi, qualche dato sui suoi investimenti: «In meno di quattro anni ho investito 400 milioni, non ci sono tanti presidenti che hanno fatto altrettanto. Eppure, vengo criticato. Ma nessuno mi manderà via. Cosa vogliono i tifosi? Tornare alla Fiorentina del passato? L’ho acquistata dai Della Valle per 130 milioni più 35 per i debiti e cinque per spese varie, il Viola Park alla fine costerà oltre cento, tutti soldi della mia famiglia, sperando che ci aiuti a creare qualche campione e portarci qualche trofeo».

Infine, Commisso ha anche parlato dei problemi del calcio italiano: «Come dico da tempo, anche all’amico Infantino, è un calcio malato. Noi non abbiamo debiti e siamo stati sempre in regola, ma concedere ad altri di prendere scorciatoie danneggia i club come il nostro, Servono più controlli sui bilanci per evitare che si ripetano certe cose accadute in passato, spero che arriveremo a risolvere certi problemi, sono arrivate in Italia molte proprietà americane, non credo accetteranno questo modo di operare».